Tante parole, fiumi d’inchiostro, ma ancora nessun comunicato ufficiale che conferma la conclusione dell’affare dell’anno: l’acquisto di Bwin.party da parte di 888 Holdings.
L’operazione si dovrebbe chiudere per una cifra vicina a 1,4 miliardi di dollari, ma il condizionale è d’obbligo perché nelle ultime ore sono emersi diversi punti interrogativi, alimentati dalla mancata conferma ufficiale della ratifica dell’accordo. La parola finale spetterà agli azionisti.
Innanzitutto, il colpo di scena finale doveva rimanere una notizia riservatissima ed invece, la fuga di notizie ha rischiato di far deragliare l’accordo. Qualcuno ha parlato troppo e con il timing sbagliato e questo ha dato spazio ad una contro-offensiva di GVC che ha deciso di interrompere la partnership con Amaya (PokerStars) e di provare a chiudere l’accordo da sola.
Sul tavolo ci sono le due proposte ma non è stato siglato nessun documento formale. Il board di Bwin.party – non è un segreto – ha preferito il piano industriale di 888 e lo ha confermato in forma pubblica.
Ma per quale motivo? GVC doveva rilevare l’asset scommesse mentre PokerStars-Full Tilt concentrarsi sul poker. Ma questa strategia non è piaciuta ai manager di Bwin.Party che hanno ritenuto la sinergia con 888 migliore per le prospettive future del gruppo che opererà attraverso quattro sedi operative (Londra, Israele, Romania e Gibilterra). Lo smembramento proposto da GVC e Amaya non ha scaldato i cuori e le menti dei manager austriaci. Ma gli azionisti la penseranno allo stesso modo?
GVC come farà a rendersi finanziariamente credibile senza PokerStars? La società ha una capitalizzazione di circa 250 milioni di sterline. Nella City si è diffusa una voce, ritenuta molto credibile dagli operatori, che dietro al bookmaker inglese vi sia un grosso fondo d’investimento disponibile a finanziare l’operazione.
L’offerta economica di 888 è leggermente inferiore a quella precedente di GVC e qualcuno in Austria sta valutando il deal sotto il profilo meramente finanziario: ora devono essere gli azionisti a ratificare l’accordo e non è detto che l’esito sia così scontato, anche se 888 rimane sempre in vantaggio rispetto ad Amaya. L’opinione dei manager di Bwin.party sarà senza dubbio un elemento che potrebbe giocare a favore della società londinese (di fatto israeliana).
I vertici di 888 Holdings sono usciti allo scoperto: il presidente esecutivo Brian Mattingley, lo Chief Operation Officer (COO) Itai Freiberger e lo Chief Financial Officer (CFO) Aviad Kobrine hanno commentato pubblicamente l’affare, esprimendo tutta la loro soddisfazione per il futuro del nuovo gruppo che si dovrebbe costituire: gli azionisti di 888 deterranno una quota di maggioranza relativa (circa il 48,7%).