A conferma delle recenti dichiarazioni ufficiali del DGOJ, l’ente governativo spagnolo per il gioco online, l’Arjel esce allo scoperto e nel report ufficiale del 2016, i “Monopoli” francesi hanno dato per “imminente l’apertura dei tavoli europei nel poker online”.
Più di un mese fa, gli spagnoli, in un comunicato stampa (dicembre 2016) avevano preannunciato la liquidità condivisa con i partner europei (Italia, Francia, Portogallo e Gran Bretagna): ipotizzando un accordo formale entro la metà del 2017.
A seguito del meeting del 29 novembre, il comunicato del DGOJ recitava: ““le autorità che regolano il gioco online in Francia, Italia, Regno Unito, Portogallo e Spagna hanno discusso questioni relative alla normalizzazione tecnica, in particolare nel trattamento dei dati, e l’eventuale liquidità condivisa per il poker online. I partecipanti condividono gli approcci normativi e hanno ribadito l’intenzione di raggiungere un accordo sulla liquidità di poker condivisa per la metà del 2017”.
Sulla stessa linea è stata anche Daria Petralia, responsabile per il gioco online dell’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli (ADM) che ha confermato la volontà di raggiungere un’intesa formale per una liquidità regionale nel poker online e non solo (betting exchange etc).
Intesa che, nella sostanza, era stato raggiunta a Parigi a settembre, come Assopoker aveva pubblicato in anteprima. I regolatori stanno lavorando ora ad una soluzione per il prelievo fiscale compatibile con le esigenze dei paesi coinvolti nell’accordo.
Pochi giorni fa è arrivata la conferma ufficiale dell’Arjel che ha sempre spinto per concludere l’accordo con Italia e gli altri mercati regolamentati. I francesi sono stati, senza dubbio, il fulcro del progetto ed ora definiscono “imminente” la condivisione dei tavoli con i partner regionali.
Nella stessa relazione, Charles Coppolani, presidente dell’Arjel ha definito “preoccupante” la situazione del poker cash game con un declino annuale della spesa pari al 5%.
Per fortuna i tournaments (MTT e Spin/Espresso/Twister/Sit Lotteria) hanno compensato il passo indietro dei tavoli cash ma c’è ancora molto da fare. Coppolani ha ribadito che a dicembre c’è stato un incremento delle attività proprio nel cash game per l’introduzione delle nuove varianti.
I responsabili transalpini confidano in un intervento dei politici per rivedere la tassazione nel cash game e puntano forte sulla liquidità condivisa per rendere più attrattivo il mercato legale nei confronti dell’offerta illegale.