Dati controversi per il poker online anche in Francia, sulla stessa lunghezza d’onda dell’Italia, nel primo semestre del 2015. Le entrate nel cash game diminuiscono del 10% mentre quelle nei tornei aumentano del 16%.
Un trend consolidato nel mercato transalpino, considerando la tassazione (la più alta d’Europa con il 2% applicato sull’intero ammontare del pot) applicata ai tavoli cash.
I ricavi complessivi nel gioco online sono diminuiti del 2% nei primi sei mesi dell’anno. Il cash game è il gioco con il rendimento peggiore.
A Parigi e dintorni non vi è neanche un problema concorrenziale come nel mercato italiano. La prima room è Winamax.fr (quinta nel mondo) seguita da PokerStars.fr (nona). Proprio una promozione di Winamax (il cash game bingo) ha incrementato l’action del 16%, durante il periodo in esame.
Ed un’altra poker room ha deciso di lasciare: si tratta di PKR.fr che ha annunciato di voler abbandonare il mercato francese. Il sito si concentrerà solo sul dot com.
Segno evidente che Italia e Francia devono trovare una soluzione in tempo rapidi per rilanciare l’action nel cash game. La liquidità condivisa l’unica vera strada credibile. Il problema riguarda la normativa transalpina.
E’ necessario un emendamento della legge esistente: questo passaggio però può essere effettuato solo in Parlamento e vi sono diversi partiti (per esempio i socialisti) che non vedono di buon occhio la diffusione del poker online. Vi è quindi un problema politico alla base.