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Come evitare doppia tassazione sulle vincite nei casinò di Las Vegas ed ottenere codice fiscale per il rimborso. La dichiarazione in Italia

Negli States e nei casinò di Las Vegas si è aperta la querelle per l’impossibilità da parte delle sale da gioco di rilasciare i moduli ITIN (codici fiscali) che consentono ai players stranieri di poter chiedere il rimborso della tassa federale (applicata alla fonte) del 30% sulle vincite. Cogliamo l’occasione, per spiegarvi quali sono i meccanismi per evitare di pagare due volte le tasse sulle vostre eventuali vincite e su come sia possibile richiedere dall’Italia (con mesi di anticipo) il codice ITIN.

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Come evitare la doppia tassazione (paese di residenza e Stati Uniti)

E’ bene dirlo che il “rimborso” del 30% è necessario per evitare la doppia imposizione (Stati Uniti alla fonte e paese d’origine per dichiarazione dei redditi). Ad esempio, i players italiani muniti di ITIN (codice fiscale USA) possono richiedere al casinò il versamento dell’intera vincita, poi saranno obbligati a dichiararla al fisco italiano come redditi diversi e pagheranno in base al proprio scaglione di reddito in sede di dichiarazione (rigo RL15 del quadro del Modello Unico).

Se non fossero muniti dell’ITIN dovrebbero pagare, di fatto, due volte: negli States ed in Italia.

Convenzione Italia-USA

L’Italia ha sottoscritto una Convenzione contro la doppia imposizione con gli Stati Uniti, in virtù della quale le vincite realizzate nell’ambito del gioco negli States, non sono soggette a tassazione negli stessi USA.

L’avvocato fiscalista Asa Peronace ha spiegato ad Assopoker come muoversi: “Nel caso di vincita di una somma di denaro nell’ambito di un torneo, organizzato dal casinò, il giocatore italiano, se vuole, potrà chiedere all’autorità americana un refund (rimborso) dell’eventuale trattenuta subita dal casinò al momento del pagamento della vincita”.

La procedura per il rimborso

In passato, la procedura da seguire era la seguente: al momento della partenza dal territorio degli Usa, il player italiano doveva esibire il passaporto, dichiarare le vincite realizzate negli ultimi 3 anni e compilare il modulo 1042 –S IRS, rilasciato direttamente dal casinò al fine di attestare la vincita e la ritenuta subita. Con le recenti novità sorgono dei dubbi se i casinò potranno rilasciare tali moduli ma per il resto la procedura rimane la stessa. Di sicuro, non sarà possibile consegnare i codici ITIN all’interno delle sale da gioco, seppur sembrano esserci delle eccezioni.

Le World Series of Poker hanno già assicurato che garantiranno il servizio. Stesso discorso per i casinò di MGM (Aria e Bellagio).

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Come richiedere il codice fiscale USA dall’Italia

E per tutti gli altri casinò? I giocatori stranieri possono fare richiesta del documento, con mesi di anticipo, al Consolato statunitense del proprio paese di residenza, prima di recarsi a Las Vegas.  L’importante è presentarsi con il passaporto ed è meglio prima contattarli telefonicamente per informarsi sulla lista dei documenti da presentare. In questo modo, se saranno fortunati e l’action girerà a loro favore, potranno ottenere il versamento del 100% delle proprie vincite, attraverso il rimborso del 30%, per poi dichiarare le vincite nello stato d’origine.

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Come comportarsi con il fisco italiano?

Una volta ottenuto il rimborso come devono comportarsi i contribuenti italiani? L’Avvocato Asa Peronace è sempre stato molto chiaro nei suoi interventi sul punto: “Il fatto che il player possa ottenere un’esenzione per le vincite realizzate all’estero comporta, a mio avviso, l’obbligo da parte sua di dichiarare interamente tale vincita alle autorità fiscali del nostro paese. Le vincite devono essere riportate nel rigo RL15 del quadro del Modello Unico, atteso che siamo in presenza di una forma di reddito diverso, disciplinato dall’articolo 67, comma 1, lettera D, del DPR 917 del 1986″. 

Caso di mancato rimborso

Nel caso in cui invece il giocatore non ottenga il rimborso dal casinò (ad esempio perché non munito del codice fiscale statunitense), in tal caso  l’eventuale ritenuta subita dal giocatore negli Stati Uniti (pari al 30% della vincita), non trova riconoscimento nell’ordinamento fiscale italiano, visto che la Convenzione contro la doppia imposizione non disciplina per nulla i redditi derivanti dalle attività di vincite del gioco.

Nel prossimo articolo parleremo dell’eventuale possibilità di poter detrarre le perdite di gioco per il fisco italiano.

Editor in Chief Assopoker. Giornalista e consulente nel settore dei giochi da più di due decenni, dal 2010 lavora per Assopoker, la sua seconda famiglia. Ama il texas hold'em e il trading sportivo. Ha "sprecato" gli ultimi 20 anni della sua vita nello studio dei sistemi regolatori e fiscali delle scommesse e del gioco online/live in tutto il Mondo.
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