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Marco Trucco (PokerStars): “stiamo lavorando per fare uscire gli italiani dalla gabbia nazionale”

Il poker online italiano sta vivendo un momento di transizione, molto delicato: dopo anni, i dati mostrano il fallimento del modello dei mercati regolamentati “chiusi”: la liquidità limitata è un grosso freno allo sviluppo di questo settore, per questo l’azienda leader (PokerStars.it) non sta a guardare (nonostante sia sempre la settima room mondiale per action nel cash game), come conferma in questa intervista esclusiva il Country Manager, Marco Trucco.

D’altronde il progetto comune con Francia e Spagna sta andando a picco (a causa dell’opposizione  “politica” dell’Assemblea Nazionale transalpina) ma si stanno aprendo altri scenari ed opportunità, con l’apertura del Portogallo e l’adesione della Gran Bretagna al field europeo.

Trucco sembra avere le idee chiare sui prossimi passi. Fin da quando era manager di Everest Poker, abbiamo sempre osservato con grande attenzione il suo spirito di intraprendenza. E’ stato il primo dirigente nel nostro paese a parlare della necessità della costituzione di una associazione composta solo dai concessionari con interessi esclusivi nell’online.

Meno di un mese fa è nata Logico e la carica di vice presidente è stata riservata proprio al numero uno di PokerStars Italia. Un’occasione per capire quali saranno nei prossimi mesi le priorità dell’associazione e della società leader nel mercato italiano.

Finalmente in Italia è stata creata la prima associazione a tutela dell’online e composta solo da concessionari che hanno interessi nell’e-gaming. Una tua vecchia idea. Quali sono gli obiettivi che vi ponete di perseguire con Logico?

Sì, avevo già proposto questa idea alcuni anni fa, avevamo fatto alcuni incontri ma non c’erano ancora le condizioni. Adesso invece assolutamente sì, e l’adesione di tante aziende così rilevanti sul mercato, avvenuta in modo rapido e spontaneo, è importantissima. Gli obiettivi sono chiari: valorizzare il ruolo del gioco online legale, cioè difenderlo dalla propaganda e farlo crescere in modo razionale, mettendo al centro la tutela e la sicurezza dei giocatori.

La tua nomina a Vicepresidente dell’associazione è senza dubbio una buona garanzia per il poker online italiano. Nella vostra agenda c’è anche l’obiettivo di sensibilizzare le istituzioni alla necessità di svoltare con l’apertura alla liquidità internazionale nel poker e non solo?

Come associazione ci dobbiamo concentrare ora sulle questioni prioritarie per tutti gli associati ed evitare di affrontare tematiche troppo specifiche. Ma questo tema lo portiamo avanti come PokerStars perché è ora che gli italiani possano uscire dalla gabbia nazionale e avere la scelta di gioco che meritano. Il contributo più importante che possiamo fornire sono le proposte sul come realizzare questa svolta e individuare la soluzione tecnica più efficace che serva da minimo comune denominatore per la piattaforma comune. Non è affatto una cosa banale, ma allo stesso tempo non possiamo avere altro ruolo al di fuori di questo. Sulle scelte strategiche e in particolare su quali paesi coinvolgere nella liquidità condivisa è tutto nelle mani dei regolatori, come è normale che sia.

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Il ritorno dell’European Poker Tour in Italia è al momento un sogno irrealizzabile oppure ci sono dei margini per i prossimi anni?

Sarà perché vivo a Malta, ma considero la tappa dell’EPT Malta a tutti gli effetti una tappa “italiana” e ritengo anche che sia una fantastica location per offrire un evento di tale livello e con tali numeri accessibile agli italiani. Credo che anche i giocatori si sentano ormai a casa a Malta come in Italia.

In ogni caso, PokerStars è sempre disponibile a valutare ogni opportunità: gli EPT si sono evoluti in festival che richiedono davvero un grande impegno da parte nostra e dei casinò che li ospitano, quindi non mi voglio sbilanciare perché non dipende solo da noi. Colgo l’occasione per dire in bocca al lupo a Gianfranco Scordato ed Eros Ganzina, nuovi direttori di Saint-Vincent e Venezia, che hanno il difficile compito di rendere queste sale sempre più competitive a livello europeo.

Nella seconda parte dell’intervista, con il County Manager di PokerStars parleremo della disciplina del poker sportivo live. Seguiteci!

Editor in Chief Assopoker. Giornalista e consulente nel settore dei giochi da più di due decenni, dal 2010 lavora per Assopoker, la sua seconda famiglia. Ama il texas hold'em e il trading sportivo. Ha "sprecato" gli ultimi 20 anni della sua vita nello studio dei sistemi regolatori e fiscali delle scommesse e del gioco online/live in tutto il Mondo.
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