A seguito di una novità introdotta dal PATH Act (Protecting Americans Tax Hikes Act), solo l’agenzia delle entrate statunitense (IRS) potrà rilasciare il codice fiscale (ITIN) necessario per scongiurare il prelievo alla fonte del 30% sulle vincite maturate nei casinò statunitensi.
Fino ad ora anche le sale da gioco di Las Vegas erano autorizzate a rilasciare i moduli. In questo modo i giocatori ottenevano i rimborsi e regolarizzavano la loro posizione fiscale con il paese di residenza, evitando la doppia imposizione.
Se non fossero muniti dell’ITIN i players italiani dovrebbero pagare, di fatto, due volte: negli States e nel nostro paese.
Ma questo problema, visto le ultime novità, riguarda tutti i giocatori stranieri che potrebbero vedersi trattenere quasi un terzo delle loro vincite lorde dai casinò.
In questo Articolo:
WSOP assicura: “i nostri giocatori avranno modulo ITIN”
Il Rio e Caesars (proprietario della sala da gioco) sono però scesi in campo per rassicurare tutti: le World Series sono al sicuro.
Nostre fonti a Vegas confermano la versione ufficiale messa in dubbio dal noto fiscalista Russell Fox.
L’organizzazione WSOP è già al lavoro per garantire i necessari servizi ai players. D’altronde IRS è consapevole della problematica e della presenza massiccia di giocatori stranieri in quel periodo.
MGM e Caesars ok, problemi per Wynn e Venetian
Sempre da nostre fonti, siamo a conoscenza che il Rio ed i casinò di MGM (Bellagio ed Aria ad esempio) si stanno adeguando e i poker players non avranno problemi in questo senso, mentre per Wynn e Venetian (Las Vegas Sands) rimane un grosso punto interrogativo (vi spiegheremo in questo caso come è meglio muoversi).
La nuova norma
Entriamo però nei dettagli per farvi capire gli aspetti della vicenda. Una nuova norma del Patch Act prevede -che nessuno possa rilasciare più il codice fiscale ITIN (Individual Taxpayer Ientification Number), ad eccezione dell’IRS. Pertanto i giocatori stranieri rischiano una doppia mazzata sulla medesima vincita.
Tweet ufficiale WSOP
Le World Series – con un tweet ufficiale – ha rassicurato tutti: “Garantiremo il rilascio di ITIN a tutti i players internazionali per i nostri eventi al Rio. Tutto ciò non influenzerà le WSOP”.
I dubbi del fiscalista Russell Fox
Il fiscalista Russell Fox (colui che ogni anno calcola quanto dovranno pagare i November Nine al fisco) aveva sollevato il problema ma le WSOP sono intervenute per rassicurare i giocatori. L’intervento di Fox è comunque prezioso e garantisce la massima trasparenza ai giocatori di poker di tutto il mondo.
Fox ha scritto sul suo blog: “tutti i casinò che erano autorizzati dall’IRS a rilasciare i moduli, penso abbiano ricevuto la comunicazione dell’agenzia fiscale. Con ogni probabilità modificheranno le loro policy”.
Il tweet ufficiale delle WSOP non rassicura il fiscalista: “Spero che l’interpretazione delle Wsop sia corretta ma, in base alle informazioni in mio possesso, credo si sbaglino. IRS non può certo favorire una sala da gioco rispetto ad un’altra e consentire ad altri casinò di emettere moduli e autorizzazioni se PATH vieta questa pratica”.
WSOP al lavoro per rilasciare i moduli
Ma ci risulta che lo staff delle WSOP sia già al lavoro con l’agenzia fiscale statunitense per continuare a garantire il servizio durante le World Series of Poker. In tutti i casi vi terremo aggiornati.
A preoccupare il fiscalista sono gli aspetti pratici della vicenda: “se già si è in possesso di un valido ITIN e lo avete rinnovato, questa nuova politica non dovrebbe riguardarvi. Per tutti gli altri cittadini non statunitensi che di norma non sono soggetti alla ritenuta alla fonte, potrebbe essere tutt’altro che semplice”.
In realtà, vi è una soluzione che vi spiegheremo in un successivo articolo.
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