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Il poker entra nelle sale bingo: in Virginia provano a disciplinare il live, un esempio per l’Italia

Lo Stato della Virginia prova a rinnovare la propria normativa nel gaming, con una nuova regolamentazione per il poker live: si tratta di uno disegno di legge volto ad instaurare un sistema elementare nel suo funzionamento, in nome della trasparenza e legalità.

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Esempio per il paradosso italiano

Tale dovrebbe servire da esempio per ispirare anche una futura disciplina nel nostro paese, considerando che dal 2008 è stata approvata una legge ordinaria dello Stato (in realtà si trattava in principio di un decreto legge poi convertito) che non è stata mai attuata da un regolamento, né abrogata (se non modificata in alcuni punti nel 2011).

In questi nove anni di lunga attesa, si sono sollevate mille problematiche, a testimonianza che alla fine non si è mai voluto disciplinare il settore del live, lasciandolo nell’anarchia e sotto il controllo dell’offerta non autorizzata dei circoli. Uno status quo che ha nuociuto anche ai casinò.

Di fatto i club dil texas hold’em sono stati i primi a chiedere la regolamentazione. Si è creata una situazione, di fatto, paradossale, disciplinata da tre sentenze della Corte di Cassazione.

Progetto di legge; poker come gioco d’abilità

Fatta questa premessa, torniamo al di là dell’Oceano Atlantico, in Virginia, dove il senatore Louise Lucas ha presentato un disegno di legge (S1400) che ha l’unico scopo di disciplinare il poker live, derogando al codice penale dello stato sul gioco d’azzardo. Il poker, per il senatore, deve essere riconosciuto come gioco d’abilità. Proprio l’anno scorso, la Virginia ha riconosciuto come skill games i Daily Fantasy Sports.

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Poker gestito dalle sale bingo

Se la legge dovesse essere approvata, tutte le sale bingo dello Stato potranno ospitare partite ed eventi ma solo con premi contenuti. I tornei con montepremi importanti (superiori a 50.000$) dovranno essere autorizzati dal Virginia Department of Agriculture and Consumer Services e ne potrà essere organizzato solo uno a settimana.

La Charitable Gaming Board avrà il compito di scrivere il regolamento e dovrà supervisionare che la legge venga rispettata. L’atto sarà ora esaminato dalla commissione parlamentare “Senate Committee on General Laws and Technology”.

Gli altri Stati

Nel caso di approvazione, la Virginia non sarà l’unico stato permissivo in merito al ‘organizzazione di tornei all’esterno dei casinò.

In Michigan è prevista per i “bar sport” la facoltà di ospitare partite ed eventi di poker ma solo per scopi benefici. Mentre in California, a gestire il live, sono anche le mitiche card rooms che sono autorizzate non solo per il poker ma anche per altri giochi di carte (come il blackjack per esempio). In Oregon invece vige un sistema più complesso, ma il fenomeno dei circoli è presente un pò tutti gli States, considerando la popolarità del poker negli States.

Editor in Chief Assopoker. Giornalista e consulente nel settore dei giochi da più di due decenni, dal 2010 lavora per Assopoker, la sua seconda famiglia. Ama il texas hold'em e il trading sportivo. Ha "sprecato" gli ultimi 20 anni della sua vita nello studio dei sistemi regolatori e fiscali delle scommesse e del gioco online/live in tutto il Mondo.
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