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Baker pubblica le clamorose ammissioni di Brian Hastings sul multiaccount

[imagebanner gruppo=”ballas”]Qualche giorno fa vi avevamo parlato delle pesanti accuse di multiaccount mosse da David “Bakes” Baker nei confronti di Brian Hastings, e se in un primo momento il 3-volte campione WSOP non aveva voluto replicare ai velenosi tweet del collega, alimentando in questo modo i sospetti sulla sua colpevolezza, ora tutti i dubbi sono spariti e “Stinger 88” si trova a dover fronteggiare una situazione veramente difficile.

Hastings ha infatti ammesso tutto: ha fatto multiaccount e ha persino dichiarato di aver giocato su Pokerstars.com dagli Stati Uniti, dove è severamente vietato. Ovviamente la sua confessione non voleva certo essere pubblica e infatti era parte di un messaggio di scuse e chiarimenti inviato privatamente a David Baker su Twoplustwo, messaggio che quest’ultimo ha deciso di postare sul forum americano per smascherarlo pubblicamente.

brian

Le parole di Hastings sono di una leggerezza disarmante e portano a pensare che non sia l’unico top grinder statunitense a fare multiaccount e a giocare dagli Stati Uniti (dove è assolutamente illegale). Ecco la traduzione delle parti più importanti:

Penso che sia una st****ata che tu non risponda ai miei tentativi di mettermi in contatto con te e che abbia deciso di mettere tutto in pubblico. Ho accettato il fatto che la mia reputazione subirà un grosso colpo ma ci passerò sopra.

Credo di doverti ricordare nuovamente che HO FATTO IN MODO CHE UN AMICO TI CONTATTASSE MENTRE GIOCAVAMO IL FINAL TABLE SCOOP!!! Ho provato a dirtelo!

Il percorso che hai scelto rendendo tutto questo pubblico colpisce molte persone, più di quanto colpisca me. Su un livello più generale stai facendo una pessima pubblicità al gioco del poker, che entrambi amiamo e vorremmo poter giocare nella comodità del paese in cui siamo nati. Questo tipo di pubblicità che stai facendo è molto negativa per la futura regolamentazione del poker online negli USA, si aggiunge alla già losca reputazione del poker online. Per non menzionare il fatto che ci sono altri grandi nomi del poker che potrebbero venire trascinati nel fango quando in realtà non hanno fatto niente di male.

Se vuoi continuare a giocare a poker per vivere nei prossimi 5 anni, dovresti ripensare al modo in cui stai gestendo questa cosa. Di nuovo, non mi importa cosa posti su di me, mi importa solo del poker e della possibilità per americani come te e me di poter vivere con il gioco che amiamo per gli anni a venire.

Non ti biasimo per la tua rabbia, e come ho detto nei messaggi Skype che ti ho inviato due notti fa e alle quali tu non hai risposto, sarei felice di compensare l’equity che ti ho tolto per le sessioni che abbiamo giocato (incluso il final table SCOOP da 2.000$), la mia intenzione non è mai stata quella di guadagnare edge nei tuoi confronti per deception ma semplicemente di poter giocare e vivere negli USA, dove ho dei legami profondi con i miei amici e la mia famiglia che semplicemente non avevo quando ho provato a trasferirmi in Canada.

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Spero che tu possa capire e che possiamo diventare amici in futuro. So che non sei un ragazzo cattivo e che sei un giocatore talentuoso che sta vivendo un periodo difficile ultimamente, ma ti riprenderai. Non approvo come hai gestito questa cosa, e non penso che le mie motivazioni fossero poi così egoistiche (avevo smesso di giocare NH questa estate indipendentemente dai recenti avvenimenti).

Buona fortuna,

BH

Si tratta, ovviamente, di parole pesantissime, che mettono in una posizione estremamente pericolosa Brian Hastings: in questo messaggio il professionista americano ha ammesso spudoratamente il multiaccount ma soprattutto ha dichiarato di aver creato un secondo account per poter giocare dagli Stati Uniti, dove Pokerstars vieta severamente anche solo di accedere al conto gioco. Il grinder deve aver necessariamente fatto uso di strumenti per mascherare la sua reale posizione, per poi giocare sia il cash game che i tornei online, commettendo in questo modo una delle infrazioni più gravi.

È facile e scontato predire un ban definitivo per Hastings da Pokerstars e Full Tilt ma la vicenda potrebbe non concludersi semplicemente in questo modo, visto che per i casi di irregolarità più gravi (e questo ha tutti i presupposti per essere classificato in questa maniera) la poker room può arrivare anche al sequestro dei fondi e alle vie legali per ottenere un risarcimento in seguito alla truffa. Brian Hastings, dunque, si trova a fronteggiare una situazione delicatissima e potenzialmente disastrosa proprio pochi giorni dopo essere stato esaltato dai media di tutto il mondo per la conquista del secondo braccialetto a queste WSOP 2015.

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