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Carlo Savinelli

Carlo Savinelli a ruota libera: “Ora sono più forte che mai”

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Il poker, si sa, vive di momenti: un giorno sei sulla cresta dell’onda, quello dopo puoi ritrovarti nei bassifondi. Solo i migliori riescono ad essere costantemente sotto la luce dei riflettori. Dove da tempo, ormai, staziona stabilmente Carlo Savinelli, probabilmente il player italiano più in forma del momento.

Non a caso, dopo aver raggiunto il tavolo finale all’EPT di Deauville (sebbene non quello televisivo, mancato per un soffio) e al WPTN di Parigi (dove chiuse al secondo posto), per tacere del 5° posto al WPTN High Roller di Bruxelles, il campano ha piazzato un altro colpaccio: è super chipleader al final table del Winamax Poker Tour High Roller.

“Ho tramutato alcune mie debolezze in punti di forza”, racconta Savinelli in un’intervista rilasciata al blog di PokerStars.it. Un exploit, il suo, che si deve anche al fatto di aver dedicato tutto sé stesso al poker, dopo che per anni Carlo si è diviso tra il tavolo verde e i suoi studi di giurisprudenza, ormai completati.

Anche perché, secondo il nativo di Maddaloni, “nel poker l’aspetto mentale conta al 50%, il resto lo fanno le skill”. Un Savinelli equilibrato, che ha rivelato di essere sempre riuscito a gestire con relativa tranquillità i momenti in cui non vinceva quanto si aspettava e quelli dove invece tutto sembra andare per il verso giusto quasi senza sforzarsi. Cose che capitano, nella vita di un professional poker player.

Savinelli ha le idee chiare su cosa rappresenta il Texas Hold’em: “Siamo di fronte a un gioco di abilità come gli scacchi. Nel poker spesso non vince il più forte, ma nel lungo periodo le qualità emergono e i risultati arrivano”.

Carlo ha avuto modo di svelare il motivo per il quale ha deciso di giocar l’EPT di Deauville con la maglia di Marco Materazzi: “Tutto è nato al WPTN di Parigi. Polito (Laurent Polito, ndr) aveva un pubblico che faceva il tifo per lui in maniera pazzesca durante l’heads-up e la cosa mi ha mandato in tilt. Così ho pensato di indossare la maglia dell’Italia e di Materazzi: se avessi vinto, avrei scatenato un putiferio”.

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Una chiusura sui progetti a breve termine: “Dopo il Winamax riposerò 10 giorni, quindi andrò a Malta e giocherò tantissimo. Non vedo l’ora di partecipare al satellite da € 3.000 per l’High Roller da € 25.000. Poi c’è Las Vegas, ormai punto fisso: andrò a caccia del braccialetto WSOP per un mesetto”.

Ma in ogni caso, già stasera Carlo sarà chiamato agli straordinari, visto che dalle 19:00 ripartirà come chipleader al torneo High Roller di Winamax da 1.500 € di buy-in, che si sta tenendo in questi giorni: dopo aver effettuato il re-entry, Carlo ha raccontato sul suo profilo Facebook di aver chiuso con uno stack di 2.570.000 fiches, quando la media è di 900.000.

Il suo stack sarà così attorno ai 130 big blind, e considerando che il primo premio supera i 50.000 € è più che normale che stasera non si giocherà certo per la gloria…

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