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“Conosciamo Ivey da quando aveva 17 anni, giocavamo con lui”

[imagebanner gruppo=pokerstars] Pat e Mel Humphrey alle World Series Of Poker sono ormai diventati dei personaggi, tutto per via della loro smodata passione per Phil Ivey: il fatto è che loro non sono dei semplici fan, ma una coppia che il Tiger Woods del poker lo ha letteralmente visto crescere.

Giocavamo con lui ai tavoli Stud $1/$5 di Atlantic City, quando aveva ancora diciassette anni – hanno raccontato a bluff.com – è così che siamo diventati amici, prima ancora che decidesse di trasferirsi a Las Vegas. Poi lui è migliorato, e noi no…”.

All’epoca, come forse ricorderete, Phil Ivey si recava ad Atlantic City in autobus e si faceva chiamare Jerome Graham, fino a quando non diventò ventunenne e svelò alla poker room il suo inganno, in piedi ormai da qualche anno. E naturalmente, quel giorno lo statunitense si trovava al casinò, ed i coniugi Humprhey erano sul posto.

E’ subito andato a scusarsi per aver mentito fino a quel momento in tutte le poker room – ricordano – ammettendo di chiamarsi Phil e di aver finalmente compiuto 21 anni. E’ sempre stato un buon giocatore, anche in precedenza, adorava il gioco e quello stile di vita, è quello che ha sempre fatto ed ha sempre voluto fare”.

phil-ivey-jgCosì, una volta che Ivey ha deciso di fare il grande salto a Sin City, loro hanno deciso di seguirlo, e dopo averlo incontrato in modo fortuito all’interno di n casinò si sono presentati a Las Vegas durante le World Series Of Poker ogni anno, per fare il tifo per lui.

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I due non solo sono rimasti amici con Ivey, ma hanno conosciuto anche la madre ed altri parenti, tanto che Phil pare si sia spesso offerto di pagar loro le spese di viaggio che sostengono ogni anno per partecipare alle WSOP, sebbene da spettatori decisamente di parte.

Ci siamo sempre rifiutati perché non ci sembra giusto, ma lui ce lo ha proposto diverse volte – ammettono – è sempre stato un gentiluomo, anche al tavolo, il successo che ha ottenuto non gli è andato alla testa”. E se lo dicono loro, che da quattordici anni si presentano a Las Vegas soltanto per vederlo, credergli non può essere troppo sbagliato.

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