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Dan Colman: “Feci colpo su Busquet indovinando le sue mani in chat, così decise di stakarmi”

La grande amicizia tra Dan Colman e Olivier Busquet è una delle più note nel circuito internazionale del poker. I due top player viaggiano spesso insieme per prendere parte ai tornei, si scambiano quote degli high roller e hanno da sempre un rapporto del tipo “allievo e maestro” che nel corso degli anni è stato ribaltato più volte: inizialmente Busquet era il coach di Colman, poi Dan è diventato così bravo negli heads-up hyper turbo da superare il maestro, per poi tornare a prendere lezioni dall’amico quando ha deciso di buttarsi nella mischia dei tornei dal vivo.

Quello tra Colman e Busquet è quindi un legame molto forte, che è anche andato in crisi nel periodo in cui i due giocavano contro agli heads-up da $5.000, portando poi gli strascichi dei risultati anche nel loro rapporto personale. L’aspetto più curioso della loro amicizia riguarda però il modo singolare in cui si sono conosciuti nel lontano 2008.

In un’intervista a HUSNG.com, Dan ha raccontato che all’epoca era broke. Aveva da poco compiuto 18 anni e aveva iniziato subito a grindare gli heads-up sit & go senza alcun bankroll management, ma con la run (almeno inizialmente) dalla sua parte: in pochi giorni era salito a più di $1.000 di profitto. Con questo bottino si era poi schierato ai tavoli di cash game e lì aveva perso tutto.

Una sera, ritrovatosi senza un soldo in cassa, aveva deciso di osservare qualche regular degli head-up sit & go all’opera. Tra questi c’erano anche due italiani, Alfio Battisti e Dario Minieri, ma tutte le attenzioni di “mrGR33N13” erano rivolte a questo “livb112” che stava distruggendo tutti i livelli e gli avversari.

Non avendo niente di meglio da fare, Dan iniziò a seguirlo in maniera quasi ossessiva, con l’intento di scoprire i segreti del suo gioco vincente. Ma non si limitò a guardare: dopo qualche sessione provò a interagire con quello che era diventato a tutti gli effetti il suo idolo. Il giovane Colman gli scrisse più messaggi in chat senza ricevere alcuna risposta. Deluso dalla mancata comunicazione, provò ad attirare la sua attenzione in un modo indiscutibilmente originale: iniziò a scrivere in chat le mani che credeva avesse in determinati spot.

Senza aggiungere richieste di alcun tipo, Dan scriveva “A-3“, “6-7 or 6-4” e via di scorrendo. All’epoca era solo un 18enne sconosciuto, ma questa iniziativa colpì molto Busquet, soprattutto perché il misterioso osservatore riusciva a indovinare le sue mani con una frequenza incredibile. Incuriosito da questo “mrGR33N13” che lo seguiva ovunque come il peggiore degli stalker, Olivier decise di rispondergli per la prima volta dopo aver concluso un heads-up.

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“In quel momento ero broke perché avevo perso tutto al cash game”, ricorda Colman. “Ma prima ero riuscito a vincere circa $1.000 con gli husng, quindi avevo un grafico vincente su Sharkscope. Liv lo vide, studiò i miei dati e, grazie al gran numero di mani che gli avevo indovinato, mi diede il suo indirizzo email“.

Dan Colman non sapeva che quello era l’inizio di un’avventura incredibile, che lo avrebbe portato sei anni dopo a vincere più di 22 milioni di dollari in una sola annata. Perché con Olivier Busquet non si instaurò solo un rapporto di amicizia: “Dopo aver parlato con me e aver scoperto che ero broke, decise di coacharmi e stakarmi. Il resto è storia”.

Una vicenda incredibile, a cui lo stesso Colman stenta a credere quando ci ripensa. Soprattutto perché lui non si comporterebbe nello stesso modo: “Non credo che io farei mai qualcosa del genere con uno sconosciuto che mi scrive in chat. Ma se sei un railbirder e stai leggendo questa intervista, sappi che per conquistare il mio cuore devi sapermi fare ridere!”

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