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Daniel Negreanu

Daniel Negreanu contro i supporter di Sheldon Adelson: “Senza dignità”

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Uno scatenato Daniel Negreanu ultimamente ne ha per tutti. Oltre alle dichiarazioni sui giocatori che – secondo il suo parere – non dovrebbero più partecipare alle World Series of Poker, il Kid Poker si è scagliato contro nientemeno che Sheldon Adelson, il magnate della Las Vegas Sands fortemente contrario alla diffusione del gioco online negli USA.

Negli ultimi giorni si sono fatte sempre più insistenti le voci secondo cui il Restoration of America’s Wire Act (RAWA) – la proposta di legge anti poker online – possa essere oggetto di discussione a marzo. Negreanu ha quindi deciso di parlare apertamente dello stato della politica made in USA.

Il campione di poker canadese, nonché il giocatore più vincente nella storia dei tornei live, ha deciso di tirare in ballo la cosiddetta questione morale dei politici, la cui posizione a quanto pare può essere “comprata” e “venduta” al giusto prezzo, manco fossimo all’asta del Fantacalcio.

Ovviamente essendo Daniel un giocatore di poker online è solo naturale la sua volontà di difendere la categoria e scagliarsi contro chi vuole cancellare definitivamente questo gioco dagli Stati Uniti d’America, ma i suoi recenti tweet mostrano una certa frustrazione nei confronti dell’attenzione che sta ricevendo ultimamente il RAWA.

“Se sei un politico, e prendi i soldi da Sheldon Adelson, da quando c’è qualcosa di sbagliato in te? Da quando l’integrità non conta più?”, ha attaccato pesantemente Negreanu, sempre netto e tagliente nelle sue espressioni.

Chiaramente il messaggio del canadese ha dato vita a un dibattito online, aggiungendo ulteriore benzina sul fuoco con un successivo tweet che ha chiarito ulteriormente – nemmeno ce ne fosse bisogno – il suo rapporto con Adelson e i politici:

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“Come si fa a prendere sul serio quei politici che prendono un sacco di soldi da Adelson? Come fanno a dormire la notte?”.

Ovviamente non solo Negreanu non vede di buon occhio il RAWA. A conti fatti stiamo parlando di una campagna condotta praticamente da un singolo cittadino – Adelson appunto – che andrebbe a bloccare la possibilità di giocare online a un’intera comunità.

A prescindere che gli americani siano d’accordo o meno con il Kid Poker, stiamo parlando di un personaggio importante sia dentro che fuori la comunità pokeristica e questo può certamente aiutare a diffondere il problema su vasta scala.

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