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Dario Minieri nel 2008: le sfide con durrrr e la vittoria del WTA per 100.000$

Sono passati quasi dieci anni da quando Dario Minieri dominava i tavoli di Pokerstars.com in tutte le discipline, dal cash game agli heads-up sit and go agli MTT. Il professionista romano ha però lasciato un segno indelebile nella memoria di coloro che all’epoca seguivano il poker (sia in Italia che all’estero) grazie a una serie di risultati talmente straordinari da far parlare mezzo mondo. Dario era fenomenale sia nel poker giocato che nella massa, un mix letale che gli permetteva di incassare centinaia di migliaia di dollari ai tavoli e una rakeback altissima grazie allo status di Supernova Elite.

A cavallo tra 2007 e 2008 Minieri decise di aprire un blog personale per raccontare ai suoi tifosi la sua avventura high stakes. Dopo tutti questi anni i toni, il modo di esprimersi e le tematiche risultano estremamente distanti da quelli attuali ma questo aspetto è proprio ciò che rende così affascinanti le parole di Darietto, che scriveva come nulla fosse di sessioni da più 50.000$ o sfide ai tavoli nosebleed di cash game finite con passivi da decine di migliaia di dollari. Ciò che più stupisce, però, è la semplicità con la quale il romano discuteva delle mani giocate contro avversari fortissimi come Brian Hastings, Dani Stern, Isaac Baron, Alec Torelli e Tom Dwan.

Proprio contro il leggendario “durrrr” Minieri mise in scena una serie di sfide epiche agli heads-up sit and go da 5.000$ di buy-in. All’epoca il player azzurro era un regular di quei giochi, mentre Dwan iniziava a diventare famoso a livello globale per le sue vincite milionarie al cash game high stakes. I due si affrontarono più volte e Dario raccontava in questo modo i duelli con l’americano:

Settimana all’insegna delle sfide heads up, inizio giocando contro durrrr (sit & go heads up turbo da 5K su stars). Facciamo mediamente 6 partite per volta, e parto malissimo con un pesante 2-8 per lui. Mi concentro parecchio sul suo gioco, che è molto tight, al contrario di quanto pensavo. È difficile trovarlo in bluff ed è molto attento a non trovarsi in situazioni ‘pot committed’ con delle draw. Spesso assume funzioni di polizia chiamando i bluff con ace high… In realtà ha un grande intuito.

Per batterlo bisogna essere veramente imprevedibili; lo stile brillante premia, ma allo stesso tempo bisogna essere estremamente cauti e non fare trasparire questa cautela, preservando invece la propria immagine di maniaco ‘fearless’.

La sessione con Tom si conclude con un punteggio complessivo di 25-19, che mi da’ piena soddisfazione.

Chiudere in positivo di 30.000$ una sessione di heads-up contro Tom Dwan non è certamente da tutti, ma all’epoca Dario Minieri era veramente uno dei migliori giocatori di poker al mondo. Lo dimostra il fatto che più o meno nello stesso periodo dei match con “durrrr” era riuscito anche a vincere un torneo che definire “da duri” è riduttivo.

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Dario Minieri nel 2015
Dario Minieri nel 2015

Parliamo di un evento online che oggi non esiste più: un winner-take all da 5.300$ di buy-in. Per chi non conoscesse questa struttura, si tratta di un MTT nel quale vince solo il primo. Con un costo di iscrizione così elevato il field era ovviamente ridotto (20 iscritti) ma di altissimo livello. Dario si impose sugli avversari fin dall’inizio e giunse all’heads-up finale senza troppi problemi. A quel punto successe qualcosa di particolare, come racconta lui stesso nell’analisi del torneo:

Penso di aver giocato davvero un buon poker, perché ero rilassato e sereno e avevo metabolizzato la batosta del giorno prima (si riferisce a una brutta perdite al cash game high stakes, ndr), con tanto di considerazioni sul perché della sconfitta che aiutano sempre per dare un senso ai soldi perduti. All’heads up finale potevamo dividere, ma westmenloaa (Isaac Baron, ndr) voleva più soldi di quanti ne dava il chop chip count e per una questione di principio e tanta fiducia in me stesso ho deciso di giocare per la moneta da 100.000$, che sono poi riuscito ad aggiudicarmi.

Minieri rischiò quindi di non prendere niente pur di non piegarsi alle pretese di Baron, che sperava di trovarsi di fronte un giocatore intimorito dalla bolla e disposto a cedere una parte della sua equity nel deal. L’americano sbagliò di grosso e invece di accettare quanto gli sarebbe spettato, costrinse Dario a giocare, ritrovandosi eliminato in seconda posizione poco dopo. A Darietto andò un premio da 100.000$, a Baron il nulla cosmico.

Storie di appena otto anni fa che sembrano lontane anni luce da oggi. Continueremo a raccontarvele, perché il dominio di Dario Minieri in quegli anni fu uno dei punti più alti mai toccati da un giocatore italiano sul palcoscenico internazionale. Qualcosa di simile a ciò che sta facendo oggi Mustapha Kanit negli MTT.

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