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Doug Polk

Doug Polk: “In 6 mesi persi $1,7 milioni. Phil Hellmuth? Gioca male, eppure…”

Anche Doug Polk, come tanti colleghi prima di lui, ha risposto di buon grado alle tantissime domande fatte dai suoi fan in un lungo Ask Me Anything su Reddit. Tanti gli argomenti toccati da uno degli YouTuber più importanti e influenti del panorama pokeristico internazionale.

Vediamo insieme le risposte più interessanti.

Doug Polk

Strategia generale e specifica

Un utente ha chiesto a Doug Polk se in situazioni specifiche, come ad esempio l’heads-up di un final table, sia giusto giocare cercando di bilanciare i propri range o se invece non sia meglio cercare di sfruttare le tendenze dell’avversario.

“Bella domanda. Per come la vedo io, per quanto concerne la mia strategia di base, esistono poche persone al mondo che possono battermi utilizzando uno stile completamente basato sulla teoria. Perciò adattandomi agli avversari prima di sapere come giochino equivale a passare dall’essere sicuro di vincere al poter forse vincere. Non mi piace”, ha risposto Polk.

“Mi sono sempre visto come un giocatore capace di mescolare gli stili di gioco: quando ho un campione di mani che mi fa capire come gioca l’avversario, allora sì che cerco il modo di neutralizzare il suo stile. Ecco perché penso che nei match lungi penso di avere una grande edge, persino contro giocatori che probabilmente hanno una strategia di base migliore della mia.”

La losing streak peggiore

Alla domanda relativa alla losing streak peggiore della sua carriera, e di come sia riuscito a superarla, Doug Polk ha svelato: “Da maggio a novembre 2016 penso di aver perso circa 1,7 milioni di dollari. Ho avuto parecchi swing, ma ci ho messo quasi un anno per uscirne – grazie alle WCOOP.

Nel 2008 ho avuto un periodo in cui ero un giocatore full ring che andava sostanzialmente in pari. Ho sempre pensato di essere sfortunato e di perdere per quel motivo. Alla fine ho capito che dovevo migliorare e mi sono spostato negli heads-up. Dopo quasi un anno che andavo in pari grazie alla rakeback, questo cambio mi ha spinto fino agli high stakes nel 2009”.

I 3 errori più diffusi dei regular dei midstake

“Ecco quali sono secondo me:

  1. Pensare che se un giocatore è un calling station allora non si deve bluffare (si deve, solo un po’ meno).
  2. Pensare di essere bravi ma sfortunati (indovinate un po’, probabilmente non lo siete).
  3. Non cercare le condizioni migliori per avere successo (non cercare di trovare le partite migliori, giocare su meno tavoli e concentrarsi, investire tempo nello studio).

Doug Polk, i bot e Libratus

A differenza di quanto ritiene Noah Brown, Doug non pensa che arriverà il momento che i bot come Libratus invaderanno il poker online: “Tutti i formati heads-up sicuramente verranno risolti o quasi, ad un certo punto. Il ventaglio di opzioni è molto più ridotto rispetto al No Limit multihanded.

Ho parlato con alcuni dei ragazzi della Carnegie Mellon University (dove Libratus è stato sviluppato, ndr) e non erano neppure sicuri di potersi approcciare alle partite 3-handed. Il problema qui è che puoi pure giocare una strategia GTO, ma perdere. Il fatto è che uno degli altri due giocatori può fare da ‘banchiere’ e giocare in modo da incanalare il denaro, suo e dell’altro giocatore, ad un terzo giocatore”.

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Il momento ‘wow’ e il tavolo dei sogni

Un utente di Reddit ha chiesto a Doug Polk se ci sia mai stato un momento illuminante nella sua carriera. “Mi ricordo circa 6 o 7 anni fa, Ryan Fee mi spiega come funzionano i range:

Mano migliore ————–Mano media—————- Mano peggiore

|Raise (per valore)—|———Call———|–Raise (in bluff)–|——Fold——|

Fu sicuramente il singolo momento in cui imparai di più. A parte questo, tante altre piccole lezioni”.

Quale sarebbe il miglior tavolo composto da giocatori capaci di intrattenere il pubblico, Doug a parte: Will Kassouf, Dan Bilzerian, Phil Laak, Antonio Esfandiari, Matt Kirk e Tom Dwan.

Su Phil Hellmuth

C’è spazio anche per parlare di Phil Hellmuth, giocatore capace di vincere 14 braccialetti alle WSOP eppure da molti criticato, tanto che si dice che tutti i giocatori high stakes non vedano l’ora di sedersi al suo stesso tavolo.

Secondo Doug Polk, il motivo del suo successo “è un po’ un mistero. Ogni volta che ho giocato contro di lui, sembrava essere più che scarso. Però poi vince un sacco di tornei. Quindi per me l’unica motivazione ragionevole è che Hellmuth abbia una grande abilità a giocare contro avversari più deboli in questi MTT dai grossi field. Nei tornei, secondo me, resta il più forte al mondo.

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