Le dichiarazioni da Barcellona di Fatima Moreira de Melo di questi giorni sull’uso di sostanze dopanti (in particolare pillole che stimolerebbero la concentrazione) potrebbero scatenare un terremoto nel mondo del poker. Senza dubbio, non passeranno inosservate.
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Fatima Moreira De Melo: la carriera
Fatima è stata una sportiva di altissimo livello, avendo giocato ad Hockey su Prato (sport molto popolare in Olanda) e trascinato la nazionale orange ad un titolo mondiale ed un oro olimpico (più altre due medaglie di argento e di bronzo nella competizione a cinque cerchi).
La bionda olandese (suo padre è portoghese) ha intrapreso anche una carriera da cantante prima di dedicarsi al poker. E’ un personaggio glamour nei Paesi Bassi e all’apice della sua carriera sportiva ha posato per diverse riviste patinate. E’ sempre stata contesa dagli sponsor (Le Coq sportif, Volkswagen e molti altri brand prestigiosi) per questa sua immagine affascinante ma “pura”. Durante le Olimpiadi di Pechino (poi vinte) è entrata anche nella classifica delle atlete più sexy. Ma veniamo al punto.
PokerStars da diversi anni ha deciso di farla entrare nel suo Team SportStars e questa partnership le ha permesso di non perdere una tappa dell’European Poker Tour. E’ entrata in contatto con il mondo del poker live ed ha conosciuto parecchi giocatori professionisti e non.
Doping nello sport
Avendo frequentato per tre volte l’Olimpiade (Sidney, Atene e Pechino) si è potuta fare un’idea ben precisa sulla piaga del doping nello sport.
“Preciso – in un’intervista concessa a PokerListings.com a Barcellona – che non ho mai assunto droghe o sostanze dopanti. Al massimo vitamine ma ho sempre controllato che le sostanze assunte non fossero vietate dalla federazione olimpica. In Olanda gli atleti sono molto controllati ed il fenomeno doping è secondo me limitato”.
Sostanze pericolose
Pur essendo un’integralista, si è detta contraria all’introduzione di controlli nel poker: “Ci sono molti players che assumono sostanze varie ma è una loro responsabilità. Io sono contraria all’antidoping nel poker: ognuno è libero di usare ciò che vuole, con i pro ed i contro che possono rappresentare queste sostanze. Per me è giusto così: i giocatori possono fare delle proprie ricerche e prendere integratori piuttosto sostanze che stimolino la concentrazione…”.
L’informazione è tutto
Il suo messaggio tra le righe è sottile ma costruttivo (almeno noi lo interpretiamo così): informarsi è fondamentale, il doping non è necessario, altre sostanze meno deleterie per il nostro corpo (come gli integratori) possono sostenere i players durante le lunghe sessioni live e online.
Avendo fatto sport ad altissimo livello (fino a vincere un oro olimpico) Fatima è molto informata su tutti i tipi di integratori naturali e non. A volte basta documentarsi per capire tante cose, come i danni che le sostanze dopanti possono creare nel lungo periodo alla nostra salute.
L’esempio di Novak Djokovic
A volte basta veramente poco per svoltare, in tal senso, è interessante consultare il libro “Il punto vincente!” scritto da Novak Djokovic sulla corretta e sana alimentazione che può cambiare la vita di tutti noi. Certe buone abitudini a tavola hanno trasformato il tennista serbo, da un perfetto giocatore perdente (che crollava a pochi passi dal traguardo) al più forte della terra. L’informazione è tutto.