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Festival(poker)bar

Festival(poker)bar: ad ogni spot la sua canzone!

L’estate, un tempo, faceva rima con Festivalbar. Il contest musicale, nato da un’idea di Vittorio Salvetti nel 1964, ha chiuso i battenti nel 2007. L’ultima canzone a trionfare fu Parlami d’amore dei Negramaro. Orfani ormai da anni di questa manifestazione itinerante, in questa torrida estate italiana ci siamo chiesti quali canzoni si adatterebbero bene agli spot più tipici che i giocatori si trovano ad affrontare nei tornei di poker e nel cash game. Ecco dunque il nostro Festival(poker)bar!

1 – Quando sei card dead per ore e finalmente spilli due assi

È capitato a tutti noi. Una sorte che tocca tanto ai giocatori amatoriali quanto ai professionisti abituati a ‘stampare’ soldi come se non ci fosse un domani. Sei lì, che guardi il clock sperando che i bui non aumentano mai, mentre continuano ad arrivarti scarti orribili come 7-2, J-4, 9-3 e chi peggio ne ha peggio ne metta. Poi all’improvviso eccolo, quel duo di ‘pini’ che arriva come l’acqua nel deserto. E non puoi far altro che gridare:

[youtube]http://youtu.be/-F5uA1Lpyr8[/youtube]

2 – Quando arrivi in heads-up e sei carico come una mina

Ok, è il momento topico. Sei arrivato alla fine di un torneo lungo, estenuante, difficile. Hai rischiato più volte di uscire, la Dea Bendata si è messa una mano sul cuore e ti ha fatto scampare una serie di coin flip che neanche Gastone. Qualche bella giocata l’hai fatta, ed è anche per questo che stai per giocarti l’heads-up con il triplo delle chip del tuo avversario. E insomma: it’s time to play the game.

Per mettere video: [youtube]http://youtu.be/86zI4Tn7qJE[/youtube]

3 – Quando parti al 20% ma centri un set al flop…

Sei corto. Hai bisogno di un double-up. Da bottone ti arriva una coppietta più che dignitosa: 8-8. Ci pensi su, come se stessi confrontando la seconda navigazione di Platone con il pensare metafisico di Heidegger, e quasi schifato mandi la vasca. Solo che il big blind fa snap-call con K-K. Stai già inventando bizzarri modi di insultare vecchie e nuove divinità, quando il flop ti regala un bell’8.

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[youtube]http://youtu.be/kYtGl1dX5qI[/youtube]

4 – … e quando invece perdi con set vs overset

Hai 6-6, un giocatore rilancia da da middle position e tu da big blind fai solo call. Flop 8-6-2. Tutto fiero fai check, aspettandoti la puntuale continuation bet dell’original raiser. Gonfiando il petto come Gigi Rizzi a Saint Tropez mandi la vasca pregustando un bel piattone. Solo che il tuo avversario chiama e ti schiaffeggia con l’unica mano che non vuoi vedere: 8-8.

[youtube]http://youtu.be/My2FRPA3Gf8[/youtube]

5 – Quando finalmente shippi un domenicale online

Ci hai provato per mesi, su tutte le piattaforme possibili e immaginabili. Persino su Tresette.it. Ma non sei mai riuscito a vincere uno straccio di domenicale online. Gli amici ti sfottono perché pure al pokerino del bar ti sei fatto battere in heads-up dalla donna delle pulizie, convinta di giocare a ramino. Insomma, hai la fama del perdente. Finalmente arriva la tua grande occasione: un mix di giocate estrose, feromoni e l’equivalente pokeristico del famigerato culo di Sacchi ti porta a vincere un domenicale online. Da quattro soldi, ma pur sempre un domenicale online. E allora ti senti così:

[youtube]http://youtu.be/y6Sxv-sUYtM[/youtube]

Bonus track: quando sogni di fare la vita da ballas come Dan Bilzerian

Diciamo la verità: l’obiettivo di tanti giocatori di poker (o aspiranti tali) non è quello di conquistare titoli, sfidare i migliori al mondo. Non è, insomma, la gloria. È la vil pecunia. Vincere così tanti soldi da accendersi un sigaro con una banconota da 500 euro, andare al ristorante e lasciare una mancia pari al prodotto interno lordo di un piccolo stato europeo, avere così tante automobili da poter organizzare un campionato automobilistico alla faccia di Bernie Ecclestone. Per arrivarci, però, c’è una sola strada: you better work b*tch!

[youtube]http://youtu.be/pt8VYOfr8To[/youtube]

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