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Molly Bloom

Molly Bloom: ‘ho visto Ivey perdere 3 milioni in mezz’ora a craps’

ballas-casino-torneoPer ben 8 lunghi anni ha organizzato gli home games più ricchi e longevi negli States: nei salotti buoni di Hollywood e di New York si giocava a poker con le fiches di Miss Molly Bloom… fino a quando non sono scattate le manette. Sappiamo tutti come è finita: prima l’inchiesta di Los Angeles, poi la mega retata di New York, dove è rimasta coinvolta nella rete gestita dalla mafia russa che nella Grande Mela aveva messo le mani su scommesse e poker high stakes.

A seguito di un accordo con il Governo, Molly è riuscita a “cavarsela” con un anno di libertà vigilata, dopo la confisca di tutti i suoi beni e l’ammissione di aver commesso una serie di reat.

La Bloom ha deciso di scrivere le sue esperienze in un libro: “Molly’s Game: High Stakes, Hollywood’s Elite, Hotshot Bankers, My Life in the World of Underground Poker”.

Una vita nelle bische di lusso del poker statunitense. Il libro è oramai sulla rampa di lancio e Molly ha concesso le prime interviste, con regalando alcune chicche interessanti.

“Ho deciso – rivela sincera – di sfruttare questa opportunità perché il Governo ha preso tutti i miei soldi…”.

La hostess più famosa del poker americano, scrive cheJamie Gold ha perso il suo bankroll, dalla sua vittoria nel Main Event WSOP”. L’autrice spiega: “facciamo due conti. Ha vinto 12 milioni, ma ha dovuto rinunciare – commenta ai microfoni di PokerNews – a metà bottino per il suo finanziatore. Dopo aver pagato le tasse, gli sono rimasti 3 milioni, 2 li ha persi. Dopo di che è stato costretto a stare attento ai conti”.

Molly Bloom

Molly non risparmia neanche il re del poker: Phil Ivey – ha scritto – è riuscito a perdere 3 milioni di dollari in 30 minuti ai tavoli d craps, una sera a Las Vegas, davanti ai suoi occhi.

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L’affascinante hostess racconta che i suoi clienti (per lo più attori, sportivi ed altre celebrità molto ricche) non volevano affrontare professionisti negli home games, ma per Ivey fecero un’eccezione un paio di volte. Molly introdusse Phil in alcuni tavoli esclusivi.

“Queste partite sono durate parecchio tempo ed hanno avuto successo perché non ho mai permesso ai professionisti di parteciparvi. Solo quando erano i miei clienti a chiedermelo, facevo un’eccezione. Così è successo con Phil: è stato come portare Michael Jordan ad una partita casalinga di basket”.

Scatta l’aneddoto: “una volta a Las Vegas, Phil mi ha chiesto se volevo andare a guardarlo in azione in un tavolo di craps. ‘Sicuro’ ho risposto e gli ho visto perdere una quantità folle di soldi in pochissimo tempo (nel libro scrive 3 milioni di dollari in 30 minuti, ndr) ma era in un periodo che guadagnava molto bene su Full Tilt”.

“L’ho visto anche giocare a poker, la sua lettura sulle persone era semplicemente fenomenale. E’ stato spaventoso. Eppure ha giocato molto light contro i miei clienti. Penso fosse interessato più a scommettere su altre cose”.

 

Editor in Chief Assopoker. Giornalista e consulente nel settore dei giochi da più di due decenni, dal 2010 lavora per Assopoker, la sua seconda famiglia. Ama il texas hold'em e il trading sportivo. Ha "sprecato" gli ultimi 20 anni della sua vita nello studio dei sistemi regolatori e fiscali delle scommesse e del gioco online/live in tutto il Mondo.
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