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Olivier Busquet: “La mia carriera iniziò quando mi licenziarono perché giocavo al lavoro”

Olivier Busquet è considerato unanimemente uno dei migliori giocatori di poker al mondo per quanto riguarda gli heads-up sit and go. Oggi il player statunitense può godere della stima dei suoi colleghi e di migliaia di appassionati di poker, può vantare un bankroll da svariati milioni di dollari e la possibilità di prendere parte all’esordio della Global Premier League grazie a Maria Ho, che ha puntato su di lui per rendere competitivo il suo team “Los Angeles Sunset“. Per il 35enne sembrano lontanissimi i tempi in cui non era un professionista e aveva un lavoro normale, ma proprio durante un podcast con la Ho ha voluto raccontare il modo particolare in cui è iniziata la sua carriera.

“È una storia piuttosto singolare”, ha esordito. “Lavoravo in un hedge fund, era un lavoro che mi piaceva molto. Quando scoprii il poker capii subito che le skills necessarie per vincere erano simili a quelle del trading e da quel momento ne diventai ossessionato. Il poker mi prese così tanto che iniziai a giocare sulle piattaforme online sul lavoro. Mi beccarono e mi licenziarono: così ebbe inizio la mia carriera di professionista”.

Un esordio decisamente anomalo, quasi imposto dal verificarsi degli eventi. Sicuramente non fu una transazione facile, come ammette lo stesso Olivier: “In quel momento passò necessariamente dall’essere un hobby al diventare un lavoro. Subito dopo vissi una run semplicemente straordinaria e iniziai a giocare a stakes troppo alti, contro avversari troppo forti. Quindi sperimentai sulla mia pelle una badrun notevole, che mi fece dubitare della mia scelta di vivere di poker. All’epoca stavo ancora dai miei genitori e avevo intenzione di andarmene di casa al più presto perché a loro non piaceva cosa facevo (non piace nemmeno ora, a dir la verità)”.

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Una situazione complessa, che metterebbe alla prova i nervi di qualunque persone. Busquet non si tira indietro di fronte alla verità e confessa: “Tutte queste cose insieme mi resero molto nervoso, così feci level down e compresi che gli MTT e il cash game non facevano per me: non volevo essere “sposato” al mio computer, volevo essere libero di gestire il mio tempo nel miglior modo possibile. Iniziai pertanto a cercare qualcosa di nuovo e scoprii gli heads-up hyper turbo. Li presi molto seriamente fin dall’inizio e mi resi conto che questa disciplina combaciava perfettamente con la mia personalità e le mie necessità”.

La preferenza di “livb112” per gli husng non era dovuta solo a questo, ma anche a una visione del mondo del poker ben più ampia: “All’epoca, ero convinto che nel poker gli specialisti avrebbero preso il sopravvento. Fino a qualche anno prima se eri bravo potevi vincere a qualsiasi gioco, ma capii che non era più così: gli specialisti si sarebbero imposti su tutti. Decisi di dedicarmi solo agli heads-up sit and go”.

Da lì prese il via la sua scalata rapida e inarrestabile verso guadagni da milioni di dollari: “Scalai tutti i livelli e raggiunsi il più alto offerto online. A quel punto fui io stesso a creare nuovi livelli, richiedendo alla poker room di aumentare i limiti. Ricordo che una volta misero in lobby gli heads-up da 25.000$ ma li tolsero dopo mezza giornata perché la gente andava broke troppo in fretta e pagando meno rake. Era comunque una situazione ideale per me, anche perché tutti i migliori pro erano convinti di poter guadagnare meglio nel cash game, quindi c’era poca competizione”.

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Oggi Olivier Busquet continua a macinare profitto nella sua specialità, ma anche a vivere una vita da vero poker pro. Anche lui, infatti, non è immune al fascino delle prop bet, come dimostra quella stretta con JC Alvarado su un incontro di MMA (Mixed Martial Arts). In questo caso ha scommesso ben 120.000$ (Alvarado ha in gioco 150.000$) e per vincere è disposto a tutto, come dimostra la trasformazione fisica che ha messo in atto negli ultimi mesi per prepararsi al match, documentata sul suo account Twitter. Busquet ha parlato anche di questo a Maria Ho: “È la più grande prop bet che abbia mai fatto. Non ho mai avuto alcun tipo di allenamento per il combattimento. Volevo creare un meccanismo che mi costringesse ad allenarmi a dovere, visto che non ero abituato allo stile di vita dell’atleta. Mi sono allenato duramente e ho postato queste foto su Twitter per intimidire JC (ride, ndr). Per allenarmi ho saltato tutte le tappe live europee, ma molte non le avrei fatte comunque perché ero solito andarci con mia moglie ma ora sono divorziato e non mi piace viaggiare a lungo da solo”.

Per quanto riguarda le cifre in ballo, Olivier ha anche aggiunto che nel mondo del poker stanno girando milioni di dollari su questo match: “La gente viene da me e mi dice: “Vincerai vero? Ho scommesso su di te!” So che Jason Mercier vuole tantissima action. Un mio caro amico ha puntato 100.000$ su di me, mentre Dan Colman ha giocato 150.000$ in mio favore. Lui è l’unico di cui posso parlare, perché tanto non gliene frega niente”.

La pressione sulle sue spalle, dunque, è altissima, ma Busquet non sembra preoccupato: avendo grindato gli heads-up sit and go hyper turbo, una disciplina del poker ad alta varianza, per anni sa benissimo come gestire le situazioni ad alto stress. Vedremo se poi avrà anche le skills per battere il suo avversario, che tecnicamente sembra più preparato sul ring. L’incontro con JC Alvarado è in programma ad aprile.

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