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Pierre Neuville entra nella top 50 GPI e vince la prop bet: “$50.000 scommessi contro di me”

Pierre Neuville è un personaggio unico nel mondo del poker. È diventato professionista dopo i 50 anni, ha raggiunto il tavolo finale del Main Event WSOP a 72 anni ed è tutt’ora il recordman di satelliti vinti su Pokerstars.com per le tappe dell’EPT. Come se non bastasse, è probabilmente l’unico giocatore al mondo sponsorizzato da uno studio dentistico (Dental-Suite Poker) e in carriera ha vinto 4.1 milioni di dollari nei tornei dal vivo. Tuttavia, il veterano non ha alcuna intenzione di smettere: come ha dichiarato a Pokernews.com, “non giocherò più i tornei dal vivo solo quando mi sentirò troppo vecchio per viaggiare, e a quel punto tornerò a giocare online“.

Un 74enne con uno spirito da ragazzino, come dimostra anche la prop bet che aveva stretto a luglio e che ha vinto proprio in questi giorni. Neuville aveva dichiarato di accettare scommesse sulla possibilità di entrare nella top 50 del GPI, il Global Poker Index. Con sorpresa, si è reso conto che il numero di persone interessate era molto più grande di quanto immaginasse, ed è stato quindi costretto a porre un limite di $50.000 e non più di $10.000 per singola puntata.

Il cap è stato raggiunto in pochissimo tempo, perché evidentemente nessuno pensava che ce l’avrebbe fatta: d’altronde, come può un 74enne entrare nella classifica dei 50 giocatori più forti al mondo in un contesto ultracompetitivo come quello dei tornei dal vivo live?

Eppure Pierre ha compiuto l’impresa: a luglio era il numero 142 al mondo, il 15 febbraio è diventato il numero 47. Coloro che hanno puntato contro di lui (in totale ha accettato 12 puntate per $50.000 complessivi) dovranno ora sborsare una bella cifra, che il professionista belga non ha però voluto svelare. “Sono sempre stato convinto di poter vincere”, ha detto a caldo. “Tuttavia, ho dovuto smettere di accettare scommesse perché le cifre in ballo stavano diventando troppo grandi e non volevo quel genere di pressione”.

Pierre Neuville è riuscito nell’impresa con dei numeri davvero notevoli considerando l’età: nel 2016 ha giocato 150 tornei andando a premio 36 volte, ovvero il 25%. Non sappiamo quale sia il bilancio ufficiale sul profitto, ma nell’anno appena trascorso ha messo a segno alcuni risultati importanti come il secondo posto da €288.400 all’IPT High Roller di Malta e quello da $213.837 alle WSOP.

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Il belga dice che non c’è un segreto del suo successo, se non una grande passione e un’ottima gestione del bankroll: “Ho protetto il mio bankroll per 26 anni perché gioco sempre pagando il 90% del buy-in di tasca mia. Per questo motivo non mi sono mai messo alla prova negli high roller in passato. Ora potrei giocarli tenendo per me il 60-80% del buy-in e sarebbe un’esperienza straordinaria. Se dovessi provarci, potrei anche scommettere sulla mia entrata nella top 25 del GPI…”

Intanto Pierre Neuville può godersi l’ennesimo record della sua carriera: è il giocatore più anziano ad essere mai entrato nella top 50 del GPI. Un bell’esempio di quanto il poker sia un gioco accessibile a chiunque, indipendentemente dalla data di nascita.

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