Poker onlineRosario è un ragazzo di neanche trent’anni con una visione ben definita del mondo e una naturale tensione verso i più deboli, maturata negli anni e resa componente sempre più tangibile della propria vita.
Rosario ha scelto di passare un mese in Guatemala, per aiutare con le proprie mani una popolazione che ha vissuto guerra civile, oppressione, dittatura e vive ancora oggi in regime di povertà.
Ah, Rosario è anche un giocatore di poker vincente con tornei domenicali online molto importanti in palmares, oltre che assiduo lettore di Assopoker con il quale voleva condividere questa sua avventura, magari sensibilizzando amici e lettori su temi molto importanti. Ma per qualcuno, purtroppo, questo poteva rappresentare un problema.
Qualche settimana fa, Rosario Sgammato mi contatta per parlarmi di questa sua nuova avventura e propormi un progetto a cui sia io che Assopoker facciamo snap-call. L’intenzione era quella di raccontare la sua esperienza, senza però limitarsi a questo, ma con un intento ben più grande: cercare di favorire il finanziamento e la realizzazione di un progetto umanitario in Guatemala.
“So che oggi si è piuttosto diffidenti quando si parla di beneficenza, perchè gli episodi di cronaca che scoperchiano finte onlus o attività poco trasparenti nella gestione del denaro donato hanno colpito anche me per primo, e infatti l’idea di recarmi personalmente in Guatemala era mirata a dare l’esempio per mettere in evidenza realtà sane come la onlus con la quale mi sto muovendo io“, raccontava Rosario mentre mi proponeva la sua idea.
“Mi piacerebbe scegliere un progetto – tra quelli in cantiere da parte di questa Onlus – che sia magari fattibile entro poco tempo, e provare a impegnarmi in prima persona a trovare finanziamenti e a seguirne la realizzazione. Così, tramite voi potrei aggiornare in tempo reale sullo stato dei lavori, e riuscire ad annunciare l’avvenuta ultimazione del progetto entro il periodo in cui starò laggiù”.
Come detto prima, accetto all’istante e così fa anche Assopoker, perchè l’idea di promuovere una attività del genere, potendo contare su un testimone in loco che renda conto in tempo reale di come vengono utilizzati i soldi che avremmo chiesto di donare, è straordinaria. Purtroppo, però, più che la diffidenza della gente c’era un altro nemico che non avevamo messo in conto di dovere affrontare: il pregiudizio.
All’interno della Onlus qualcuno non vede di buon occhio l’idea di venire promossi su un portale che parla di poker. Così non se ne fa nulla, con grande dispiacere di Rosario, del sottoscritto e di tutta Assopoker.
C’era la possibilità di fare qualcosa di tangibilmente straordinario, partecipare alla realizzazione di un’aula scolastica, piuttosto che di un ambulatorio o di un altro progetto che favorisca lo sviluppo migliorando le condizioni di vita di popolazioni sfortunate. Non è stato possibile, e Rosario in queste ore sta raggiungendo il Guatemala per iniziare la sua avventura da volontario senza poter dare forma alla sua bella “idea nell’ìdea”.
Naturalmente continueremo a seguirlo, se riuscirà a trovare il tempo di darci sue notizie per dar luce a quell’umanità così bisognosa di aiuto. Avremmo voluto farlo in un altro modo, ma pazienza.
Raccontare di un ragazzo che vince a poker senza lasciarsi abbagliare dai soldi, decidendo anzi di mettersi in discussione per aiutare il prossimo, è qualcosa che ci piace comunque molto.
Il dubbio è piuttosto un altro, e non riguarda certo Rosario: come si fa a pretendere di cambiare il mondo, se non siamo in grado di liberarci di preconcetti e luoghi comuni?
