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‘Ho battuto il Black Friday contando le carte al blackjack’

Ryan Dodge potrà non essere il giocatore che ha guadagnato di più, fra tutti coloro che si sono cimentati a poker online ai più alti livelli, ma ha avuto un’accortezza rara fra i giovani professionisti: quella di diversificare i propri investimenti, in modo da non dipendere esclusivamente dalle carte.

Conosciuto con il nickname di “xSCWx” su PokerStars ed invece con quello di “Big Tuna JKo” su Full Tilt Poker, lo statunitense nell’arco della sua carriera ha giocato un po’ di tutto, dai sit&go heads-up al Pot Limit Omaha fino evidentemente al No Limit Hold’em, ed in tutte queste varianti ha avuto successo: “Grazie al poker ho guadagnato circa 500.000 dollari, in più avevo come affiliati molti giocatori che generavano grandi volumi, come “skilled sox”o “lotte lenya”, ho co-fondato husng.com ed ho investito qualcosa nello stock market”.

Quando il Black Friday sconvolse il mondo del poker online americano, sul suo conto di Full Tilt Poker c’erano circa 100.000 dollari, ma all’epoca a differenza di altri non si si preoccupò più di tanto, e certamente meno di quanto avrebbe forse dovuto.

Se avessi pensato che dopo quattro anni il poker online fosse ancora assente negli Stati Uniti probabilmente avrei fatto scelte differenti – lui che si è trasferito in Canada per tornare a giocare soltanto qualche mese fa – sapevo in ogni caso che le abilità che mi avevano consentito di raggiungere un livello di eccellenza nel poker mi sarebbero tornate utili anche in altri campi”.

Dopo un primo periodo di inattività, infatti, Ryan Dodge decide di contare le carte al blackjack in compagnia di Au Dang, fratello minore di quegli “urindanger” e “trex313” che chi segue il cash game high stakes da qualche tempo non può non ricordare. Nonostante al giorno d’oggi contare le carte al blackjack sia molto più complicato che in passato, a suo dire non soltanto è ancora possibile, ma anche estremamente profittevole.

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“E’ molto più facile rispetto ad imparare a giocare a poker, scherzando ci dicevamo come mai non lo avessimo fatto prima – racconta – la cosa davvero difficile è non farsi beccare, ma noi facevamo in modo di non interagire fra noi, così che se anche uno dei due fosse stato bannato l’altro avrebbe potuto comunque giocare”.

Cambiando spesso location, Dodge afferma di aver guadagnato circa 200.000 $, una parte dei quali in “comp” del casinò, ovvero alberghi, voli e ristoranti pagati. Ma non tutto è andato per il verso giusto: “Pensavo di farlo solo per un anno, e così rischiai un po’ di più venendo bannato da molte sale. Ho ancora delle opzioni, ma sono limitate”.

Adesso è pronto a tornare a giocare a poker online, avendo in mente di sedersi ai sit&go heads-up da 200 $ ed aggiungendoci anche un po’ di Pot Limit Omaha, e quando gli chiedono se potrà essere motivato a giocare stake significativamente più bassi rispetto a quelli cui era abituato risponde così: “A prescindere da quanto denaro abbia guadagnato finora, si tratta di un livello dove comunque si possono fare dei bei soldi, anche se devo mettere a posto tutta una serie di cose prima di essere pienamente competitivo”.

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