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Secrets Of Professional Tournament Poker – di Jonathan Little

Secrets Of Professional Tournament Poker” è certamente stato uno dei libri di poker più apprezzati del 2011: scritto da Jonathan Little, conosciuto online come “FieryJustice“, si tratta certamente di una lettura obbligata per chiunque pratichi gli MTT, sia nel poker online che live.

Giocatore straordinario con vincite in carriera per cinque milioni di dollari, Jonathan aveva scritto una prima versione del libro talmente voluminosa – il testo originale superava le 500 pagine – da essere costretto a suddividerlo in due volumi distinti, usciti a pochi mesi di distanza l’uno dall’altro: quello di cui vi parliamo in questa recensione è il primo, il volume che nelle intenzioni di Little copre le basi del gioco, basi che in ogni caso molti giocatori anche affermati potranno rafforzare grazie a quanto scritto in queste pagine.

Il presupposto alla base del libro è semplice: nei tornei si gioca per vincere, perché è solo arrivando nelle primissime posizioni che ci si possono assicurare premi importanti, e uno stile tight aggressive oggi non è più sufficiente per raggiungere questo obiettivo, un approccio che secondo Little caratterizza invece molta della letteratura del poker prodotta in passato.

Sebbene non sia pensato per dei principianti assoluti, l’introduzione del libro è rivolta proprio a chi abbia poca o nessuna esperienza nei tornei: spiega infatti perché il valore delle proprie fiches aumenta man mano che queste diminuiscono, cosa pensare mentre si gioca una mano e cosa si intende per expected value e pot odds.

Gran parte del libro, tuttavia, è incentrata su come cambiano i range di mani giocate e in generale l’approccio al torneo man mano che cambiano le dimensioni del proprio stack in relazione ai blinds. Little sottolinea infatti che molti giocatori di cash game ottengono eccellenti risultati nelle prime fasi di un torneo, dove gli stack sono deep, ma si trovano in difficoltà in quelle avanzate, perché non sono abbastanza avvezzi al gioco short stacked.

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Jonathan analizza così cosa fare con uno stack superiore ai 125 biig blinds e poi inizia a stringere il cerchio, passando ad analizzare progressivamente sempre più piccoli, fino ad arrivare addirittura a cinque big blinds, quando ormai sembra non esserci più molto da fare se non pregare.

Composto da 304 pagine e disponibile sia in versione cartacea che per Kindle, evidentemente in inglese ma pienamente comprensibile per chiunque frequenti forum di poker statunitensi, “Secrets Of  Professional Tournament Poker” con il suo costo che si aggira intorno ai venti dollari è evidentemente uno “steal”, un must have o se preferite un volume da non lasciarsi sfuggire.

Sebbene i giocatori più esperti potranno essere più interessati al secondo volume, quello che esprime i concetti più avanzati, in tutta onestà bisogna ammettere che non saranno in molti a conoscere perfettamente come gestire in modo ottimale il proprio stack in relazione all’entità dei blinds, se non altro perché l’autore vanta un’esperienza invidiabile che adesso almeno in parte sembra essere a portata di mano…

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