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Daniel Negreanu

Daniel Negreanu: “Non giocavo cash da due anni”, ma vince subito $134.100

Dopo essere stato occupato a fare da mediatore tra i player e PokerStars, Daniel Negreanu è tornato ai tavoli. Ma non dove siamo abituati a vederlo, tra i tornei live di tutto il mondo, bensì al cash game high stakes, dove non bazzicava – per sua stessa ammissione – ormai da un paio d’anni.

“Uno degli obiettivi che ho fissato per il 2016 era tornare alle partite high stakes mixed al Bellagio. Mi sono dato l’obiettivo modesto di 200 ore, con l’intenzione di chiudere in attivo di almeno $250.000”, ricorda il Kid Poker nel suo ultimo blog post.

Ma invece del Bellagio, Daniel Negreanu si è ritrovato all’Aria, dopo essere stato invitato ad una partita molto particolare, poiché ricca di varianti e di qualche chicca. Come ad esempio il PLO Flip: “Un gioco molto semplice, che non richiede skill: ognuno lancia $10.000 nel piatto e riceve quattro carte. Il dealer gira il board e la mano migliore vince tutto”.

Non solo giochi di fortuna, naturalmente: “Il Very Crazy Pineapple è come l’hold’em, ma ricevi tre carte private e ne devi scartare una dopo aver visto il turn. Tra le altre varianti di questo mixed game c’erano anche:

Pot Limit 2-7 Razz
Pot Limit Double Draw 5 Card Draw High
Pot Limit Badugi
Pot Limit 2-7 Triple Draw
No Limit Hold’em
2-7 No Limit Single Draw
Pot Limit Omaha
Pot Limit Omaha H/L”

Daniel Negreanu ci racconta anche un po’ di dettagli della sua sessione, con bui di base da $300/$600: Mi sono portato dietro mezzo milione di dollari, ma ho giocato il minimo, $100.000. Non avevo mai provato la metà di quelle varianti in vita mia. Ma mi sono divertito moltissimo.

Per esempio avevo sempre giocato il 2-7 Triple Draw in modalità Limit, mai Pot Limit. Mi sono reso conto presto che dovevo adattare la mia strategia: mi è piaciuto pensare a cose che non avevo mai dovuto valutare prima.

Daniel Negreanu: “Vi racconto una mano spettacolare”

C’è spazio anche per un mini-report di un paio di mani interessanti: “Nel 2-7 Single Draw ho ricevuto 2-3-4-6-9 da bottone e ho rilanciato a $4.000. Lo small blind ha controrilanciato a $13.000 e io sono arrivato a $30.000. Lui ha chiamato e ha chiesto una carta. Poi mi ha mandato all-in per $60.000, ho chiamato e ho vinto il piatto visto che lui aveva un 9-7”.

Da lì, svela Daniel Negreanu, un’escalation fino a +$300.000, interrotta dall’arrivo di un nuovo giocatore in sostituzione di un altro: “Mi ha battuto in ogni piatto giocato contro di lui. Spesso avendo la mano migliore, ma giocando anche molto bene e con un pizzico di fortuna”.

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Ed è proprio questo lo spunto per raccontarci un’altra mano, giocata a Pot Limit Omaha: “Il bottone rilanci e io chiamo da small con J 10 7 2 . Il big blind fa call pure lui e il flop è Q 8 5 . Io faccio check, il big blind punta $5.000, il bottone chiama e io pure sperando di pescare un 9.

Il turn è un A che mi offre un progetto di scala bilaterale (K o 9 per la scala nut) e un altro progetto di colore. Ho pensato di puntare, e credo che sarebbe stata la giocata migliore, ma decido di fare check. Il big blind ora punta $20.000, il bottone folda e io chiamo.

Il river è un J . Un brick totale per la mia mano, ma mi sembra comunque una carta che avrebbe potuto aiutarmi, se avessi avuto T-9 o K-T. Mi sembra una buona carta per bluffare, quindi punto $50.000.

Il mio avversario ci pensa un po’ prima di rilanciare a $130.000. Ovviamente ho dovuto foldare. Il big blinda a quel punto mostra la sua mano: aveva K-K-K-3 senza progetti di colore! Ha utilizzato la preziosa informazione datagli dal possedere tre dei quattro re, scommettendo sul fatto che io A) non avessi il quarto re e B) sarei stato costretto a foldare anche T-9. Un bluff geniale da parte sua, se non fosse che mi avrebbe battuto comunque!”

“Nuovi format per garantire un futuro al poker”

Alla fine della sessione, Daniel Negreanu ha giocato 6 ore – come aveva in mente di fare – chiudendo con un attivo di $134.100. Un ritorno al cash game live sicuramente positivo per il professional poker player canadese, che chiude con una considerazione:

Cambiare un po’ il mix delle partite è essenziale per il futuro e la crescita del poker. Dato ceh varianti come il No Limit Hold’em sono sempre più vicine dall’essere matematicamente risolte, dobbiamo sempre innovarci e pensare a nuovi format sia interessanti sia divertenti”.

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