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Giuliano Bendinelli

WSOP 2015: Bendinelli, un vero peccato! Nakai-san, l’Evento #57 parla giapponese

wsop-banner-1Un 13° posto da $24.263 non è certo un brutto risultato, ma quella persa da Giuliano Bendinelli nell’Evento #59 delle WSOP 2015 ha l’amaro sapore dell’occasione persa. L’azzurro ripartiva da chip leader del torneo, ma complici una serie di mani andate male non è riuscito a raggiungere il final table. Nell’Evento #57, invece, Takahiro Nakai regala al Giappone il secondo braccialetto della sua storia.

Event #59: $1,500 No-Limit Hold’em

Partiamo subito dalla mano che ha condannato Bendinelli all’eliminazione. Alex Lindop apre a 65.000 e Aurelien Guiglini piazza un three-bet a 165.000. Tutti foldano fino a Giuliano che decide di mandare la vasca, investendo tutti i suoi 690.000 gettoni. Lindop dice no ma Guiglini chiama in fretta e furia.

Si parte al 50%: Bendinelli mostra un jack nero (di picche) e uno rosso (di cuori), mentre il suo avversario rivela un asso (di fiori) e un re (di cuori). Nemmeno il tempo di dire “braccialetto” che ecco comparire un flop difficile da digerire: K-9-3 con due carte di cuori. Il turn è addirittura un re di quadri, ma cambia poco: Bendi deve sempre pescare un jack per fare double up. Purtroppo il river è un dieci di cuori e l’azzurro è player out.

A stretto giro arriva lo sfogo dell’azzurro, tramite il suo profilo Facebook:

“Chi mi conosce sa che non mi frega così tanto dei soldi perché ho la fortuna di non averne bisogno però ad occhio e croce mi mancano almeno 2 milioni di euro di eV in carriera, cosa che manderebbe al manicomio il 99,9% delle persone.

La run che sto avendo nei momenti decisivi pre ft e ft nell ultimo anno sia live che online non la auguro nemmeno al mio peggior nemico. Detto questo finché avrò la piena consapevolezza di essere una spanna sopra tutti gli altri continuerò a giocare, sempre che nel frattempo non mi venga qualche malattia strana visto come è ridotto il mio povero fegato…”

L’evento è ancora in corso: sono 6 i player a darsi battaglia, tra cui spicca il nome di Jamie Gold.

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Il torneo è quindi proseguito fino a quando il gioco non è stato interrotto a 4 left. Saranno l’americano Haixia Zhang, l’inglese Alex Lindop e i francesi Aurelien Guiglini e Yorane Kerignard a giocarsi un braccialetto da $531.037

5° posto per l’ex campione del mondo Jamie Gold, eliminato da una pocket pair di jack di Alex Lindop, più che sufficiente a superare l’A-5 dell’americano che per sua sfortuna non trova alcun aiuto dal board, se non un progetto di scala a incastro al turn che però non si concretizza al river.

  1. Haixia Zhang 4.800.000
  2. Alex Lindop 4.200.000
  3. Aurelien Guiglini 3.655.000
  4. Yorane Kerignard 3.490.000.

Event #57: $1,000 No-Limit Hold’em

In ogni caso, ci sarebbe stata una seconda volta. Avesse vinto Takahiro Nakai – come poi è successo – il Paese del Sol Levante avrebbe potuto esultare nuovamente per un secondo braccialetto di un proprio cittadino; avesse vinto Melvin Wiener, invece, si sarebbe trattato della seconda gioia personale per il settantatreenne newyorchese, che vinse un evento alle WSOP 1996.

Non ci è voluto molto prima che l’heads-up si risolvesse a favore del nipponico, che partiva con uno stack dieci volte superiore a quello del suo avversario. Nella mano che ha chiuso il torneo, i due si sono ritrovati all-in pre-flop con Q-7 (Nakai) e A-J (Wiener): flop J-6-Q, turn K e river 9 e Takahiro-san può esultare.

  1. Takahiro Nakai $399.039
  2. Melvin Wiener $248.034
  3. Paul Vas Nunes $175.559
  4. Glenn Lafave $126.612
  5. Jonas Lauck $92.453
  6. Robert Piltz $68.317
  7. David Martinezcano $51.103
  8. Frederico Dabus $38.676
  9. Barry Schultz $29.619
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