[imagebanner gruppo=pokerstars]
Andy Beal lascia sempre il segno. E’ fresco il ricordo della sua ultima scorribanda a Las Vegas: abbiamo ancora negli occhi la pazzesca sessione high stakes di gennaio, 50.000$/100.000$ Limit Hold’em, in heads-up contro Todd Brunson, costata al banchiere texano qualche spicciolo (5 milioni di dollari), con il “garante” Doyle Brunson seduto a pochi metri.
Nell ’ovattata sala della Bobby’s Room il silenzio era quasi surreale – hanno raccontato pochi ma fortunati testimoni – , ma questa volta non cadono nel silenzio, le parole del ricco banchiere texano a Forbes: Beal è pronto con la sua banca, costruita dal nulla nel 1988, a concedere prestiti alle aziende petrolifere in crisi ma intenzionate ad investire nelle nuove tecnologie (per l’estrazione dello shale gas e shal oil), con un flusso di denaro importante. Si attende solo il rialzo dei tassi da parte della Federal Reserve.
E’ tempo di crisi nel settore energetico (il prezzo del petrolio si è dimezzato nel giro di pochi mesi) e come ogni speculatore, Beal è pronto a sfruttare questo momento negativo per le aziende texane, al fine di arricchirsi sempre più. L’istituto di credito – da lui fondato – ha stanziato un fondo da 20 miliardi di dollari. Liquidità necessaria per finanziarie le imprese.
“Sono pronto a scommettere sul petrolio” ha affermato a Forbes il buon Andy, 62enne uomo d’affari che si è costruito un impero finanziario (12 miliardi è valutato il suo patrimonio personale), partendo da zero, grazie ad una mente matematica brillante.
A Las Vegas Andy è famoso come in Texas, essendo considerato una “balena” capace di condizionare il bilancio trimestrale di qualsiasi casinò, di vincere o perdere in poche ore 10 milioni di dollari (briciole per le sue tasche).
Può fare inoltre la fortuna di qualsiasi pokerista (Phil Ivey, Todd Brunson) o mandarlo rotto definitivamente (i membri di ‘The Corporation’ hanno rischiato grosso nel 2006), stroncandogli la carriera.
Pamela Anderson, sostiene che il suo ex marito Rick Salomon, abbia vinto 40 milioni a spese proprio di Beal che, nonostante la sua intelligenza matematica, sembra aver perso i colpi al tavolo da poker.
Dopo aver letto l’intervista pubblicata da Forbes, Doyle Brunson si è lasciato andare a commenti positivi su Twitter, coinvolgendo anche il figlio carnefice (Todd). Tra texani ci si intende e il feeling tra Doyle ed Andy è sempre stato intenso, alternando stadi di odio e amore ma anche profondo rispetto.
Go get em Andy!..RT @Forbes @ToddBrunson “It’s hard to sit by and pick your nose when you want to be doing deals.” http://t.co/tEy0s3Sn16
— Doyle Brunson (@TexDolly) 17 Aprile 2015
Un’amicizia-rivalità nata con la sfida (persa) da Doyle a Las Vegas 9 anni fa ma poi vendicata da Ivey, in nome proprio di “The Corporation”. D’altronde, se Beal guadagna sui mercati, la liquidità della Strip ne trae giovamento, sia a vantaggio dei grinder che dei casinò.
Andy è abituato a vedere il bicchiere sempre mezzo pieno: “nella mia vita ho vissuto sulla mia pelle continui alti e bassi nel gioco come nel busines, ma in 10 anni siamo passati dal picco del petrolio ad un’infinita fornitura di gas naturale che sarà, di fatto, gratis per 100 anni. E’ incredibile. Meraviglie tecnologiche come il fracking (peccato solo per i disastri ambientali, più terremoti indotti etc. etc., ndr) consentono agli Stati Uniti una produzione di 9 milioni di dollari al barile al giorno. Come si può non essere ottimisti in un paese come gli Stati Uniti, con energia gratuita per i prossimi 100 anni?”.
Facile parlare quando solo nel 2014, sei riuscito a guadagnare 547 milioni di dollari (profitti netti della Beal Bank della quale è unico azionista). Poco male se 5 milioni siano poi finiti nelle tasche di Todd Brunson …