Vai al contenuto

Carlo Savinelli: “La middle class del poker verrà spazzata via, consiglio di cercarsi un piano B”

Carlo Savinelli
Carlo Savinelli

Far discutere gli è sempre piaciuto. Ma la verità è che gli strali “social” che ogni tanto lancia Carlo Savinelli non sono solo espressioni di una personalità forte, a volte debordante. Stavolta l’intenzione del pro campano – che ha scelto il Lago di Como come dimora – è in realtà più “filantropica” di quanto si immagini.

Un post sul suo profilo Facebook ha scatenato una prevedibile ridda di commenti, quasi tutti di approvazione per quella che è ciò che appare: una forte sferzata al mondo dei giocatori. Leggete qui il post e poi passeremo alle considerazioni che Carlo ha rilasciato a noi

A qualcuno è parso di intravedere un contenuto sprezzante nei confronti di tanti ragazzi che guadagnano i loro soldi a fine mese senza troppi grilli per la testa, ma l’obiettivo di Savinelli era altrove, e infatti ha accettato di buon grado di precisare meglio il suo pensiero insieme a noi.

“Si tratta di un post che ho in testa da un po’ e su cui ho lavorato alcuni giorni. Il problema è che intorno a me vedo molti che hanno una “percezione non realistica della realtà”, quindi ho buttato giù qualche idea per far capire loro dove secondo me stanno sbagliando”, esordisce Carlo.

La “middle class” e la longevità del poker

“C’è una grossa “middle class”, chiamiamola così, che in futuro verrà massacrata, se non si evolve. Qualcuno ce la farà, ma la gran parte soccomberà perchè inevitabilmente nel futuro farà peggio di quello che riesce a guadagnare oggi.”

Si tratta, come aveva già sottolineato lo stesso Carlo Savinelli un paio di anni fa, di guardare le cose in prospettiva di lungo periodo, cercando di capire la longevità del proprio ruolo nel mondo del poker. “Come dicevo qualche anno fa dipende da una serie di fattori, anche dall’età in cui ti approcci, perchè se lo fai tra 20 e 25 è cosa diversa che se lo fai fra i 35 e i 40 e così via. Soprattutto, la longevità deve incrociarsi con l’incertezza direttamente collegata a questo gioco e che è la vera spada di Damocle. Quanto potrà mai durare, 1, 2, 3 o 10 anni? Facciamo una stima larga di 5 anni considerando un traffico decente, ma poi ci sono le variabili legate alla liquidità condivisa e alla possibilità/impossibilità di emigrare per giocare online“.

carlo-savinelli-berretto

Scopri tutti i bonus di benvenuto

Poker e qualità della vita: quanta confusione!

Non un post snob ma un appello alle coscienze. “In fondo io non volevo dire un semplice “andate a lavorare”, ma più un consiglio di trovarsi davvero un piano B. E mi riferisco a quelli che stanno sopravvivendo senza rendersene conto. Sì perchè un conto è sopravvivere sapendo di farlo, un altro è sopravvivere pensando di vivere bene con il poker “perchè un impiegato guadagna 1.500€ al mese”. Ma l’impiegato ha le ferie pagate e una serie di tutele che tu non hai….

Poi vedo troppa gente che sopravvaluta il concetto di qualità della vita per il semplice fatto che “lavoro quando voglio”. Le cose non stanno proprio così, perchè l’incertezza del guadagno rende il lavoro di giocatore di poker uno stress continuo. Ecco perchè io ho fissato 50k l’anno come soglia minima per vivere bene con il poker, ma è ovviamente una stima. Se hai casa di proprietà e magari una famiglia benestante possono bastarne anche 35-40, ma se non hai casa, o magari hai dei figli, sono tutti parametri che inducono a considerare quella soglia davvero come un minimo.”

Il “punteggio” e la gloria effimera

Infine, l’affondo più affilato. “Il riferimento al punteggio era dovuto a una considerazione: diversa gente che ha 5-600mila euro di vincite su Hendon Mob non ha letteralmente più un euro in tasca, ma questo vale anche per qualcuno che pubblica grafici da 3-400mila euro. Quelle sono cose che servono per l’ego, ma il punto è tu ce l’hai fatta davvero solo quando, grazie al poker, ti avvicini alla vita che avresti voluto vivere.

Per tutti gli altri consiglio di cercare bene un piano B, anche perchè la situazione in Italia non è delle più rosee: da un momento all’altro potresti scoprire di non essere più competitivo, e mandare curriculum sgomitando per lavori sottopagati dove prendi 5-600 euro quando prima ne alzavi 2000 al mese stando a casa, non è cosa semplice.”

"Assopoker l'ho visto nascere, anzi in qualche modo ne sono stato l'ostetrico. Dopo tanti anni sono ancora qui, a scrivere di giochi di carte e di qualsiasi cosa abbia a che fare con una palla rotolante".
MIGLIORA IL TUO POKER CON I NOSTRI CONSIGLI