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Cortellazzi: “ho venduto l’80% delle mie quote al Main, obiettivo top 100”

wsop-banner-1Andrea Cortellazzi si è guadagnato le luci della ribalta di queste WSOP, nel day 1C del Main Event, quando è risultato il migliore degli azzurri con 93.275 chips. Ed in queste ore, il player italiano è impegnato nel day 2.

Hai già un piano per questa seconda giornata?

L’obiettivo è quello di chiudere vicino alle 200.000 chips, quando l’average potrebbe essere di 100.000 a fine day 2. Non sarà facilissimo, ho intenzione di giocare tranquillo e studiarmi bene le size degli avversari nel primo livello, poi inizierò ad aggredire.

E’ la prima volta che vai a Las Vegas, impressioni?

Sono atterrato l’1 luglio ma non ho voluto fare vita mondana: sto giocando il torneo più importante del mondo e devo essere riposato e concentrato. Ci sarà tempo per il divertimento quando tornerò in Italia, dove farò un po’ di vacanze.

Sei arrivato in anticipo in Nevada.

Si, ho voluto fare subito il Bounty da 1.500$ per testare il field americano.

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Prime sensazioni?

Il field è interessante, è un tipo di action diversa. Molti americani giocano chiusi, molto tight ma hanno la tendenza a trapparti, nasconderti mani forti. Passano però con una certa facilità. C’è fold equity.

Sensazioni sul Rio e le WSOP?

Ambiente fantastico, con questi saloni immensi e atmosfera magica. Sei nella patria del poker, tutti giocano sereni e tranquilli. C’è molta educazione e non ho mai sentito litigare nessuno.

Il bounty come è andato?

Sono riuscito a raccogliere subito due taglie e il torneo sembrava in discesa, ma ho perso il colpo decisivo a fine day 1, Q-Q contro A-K e sono rimasto short nel day 2, quando ho perso il flip e sono stato eliminato. Grazie alle due taglie ho chiuso con un bilancio in pareggio.

Il tuo Main è iniziato nel migliore dei modi.

Direi di si. Ho venduto l’80% delle mie quote, ma ho vinto un satellite durante il day 1A.

Perché hai giocato il day 1C?

Volevo giocare l’A o il B, ma guardando i numeri degli anni precedenti ho capito che nel C, avrei avuto più possibilità di pescare un tavolo facile.

Così è stato?

Si, l’unico giocatore forte era Gaetano Preite alla mia destra.

Andrea Cortellazzi

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Come è andata con Gaetano?

Ci siamo rispettati, in un paio di occasioni io ho 3-bettato e lui ha foldato e viceversa, sempre con un punto in mano. Alla mia sinistra invece c’era un giocatore cinese molto chiuso che giocava una mano all’ora, giocava face-up.

La svolta del tuo day 1C?

La mano che mi ha fatto salire da 40.000 a 100.000. Apre CO a 1.000 quando i bui sono 200-400, ante 50. Io difendo il big blind con a 10.Sul flop A-10-5, faccio check.

Perché fai solo check?

Perché il mio avversario era abbastanza aggressivo e c’eravamo scontrati in un paio di spot. Aveva fatto anche dei bluff e overbluff al river. Sul mio check lui punta ¾ del piatto, io faccio solo call per non uscire subito allo scoperto. Ha puntato 1.500.

Al turn esce un 4, io check, lui betta 3.500, io vado sopra in quanto penso lui abbia un asso vestito e sia disposto a pagarmi. Io vado sopra e faccio 8.000, lui istant pusha.

A quel punto cosa ti è passato nella testa?

Considerando la struttura del torneo e la mia scarsa esperienza con il field americano, ho pensato per circa 2 minuti. Mi faceva paura 5-5 e 4-4 ma pensavo che al turn, se lui avesse avuto una mano del genere, con il mio raise avrebbe solo fatto call. Alla fine ho deciso di chiamare, lui aveva 10 2 e 4/5 di colore.

Dopo il pot da 60.000?

Ho perso circa 20.000 per un set over set.

Obiettivo ITM o qualcosa di più?

All’inizio l’obiettivo era quello di andare a premio, ma per come si è messo il torneo giocherò per vincere. I premi grossi sono nella top 100. Perché non provarci?

 

Editor in Chief Assopoker. Giornalista e consulente nel settore dei giochi da più di due decenni, dal 2010 lavora per Assopoker, la sua seconda famiglia. Ama il texas hold'em e il trading sportivo. Ha "sprecato" gli ultimi 20 anni della sua vita nello studio dei sistemi regolatori e fiscali delle scommesse e del gioco online/live in tutto il Mondo.
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