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Chi ha finanziato Todd? Il patrimonio pazzesco di Doyle Brunson: 75 milioni!

cash-game-circus-2015-2In molti sono rimasti a bocca aperta quando hanno scoperto a che limiti hanno giocato – per otto ore consecutive – Todd Brunson e il miliardario texano Andy Beal, nella mitica Bobby’s Room.

I due hanno dato vita ad uno scontro folle in una lunga sessione ai giochi 50.000$/100.000$ Limit Hold’em. In quei momenti, è stato messo a dura prova il vecchio cuore del padre Doyle Brunson. Da alcune foto pubblicate sui social, si è potuto scorgere Texas Dolly presente al tavolo, con il volto molto teso.

Al termine della sfida, il figlio si è alzato con in tasca, tutti i 5 milioni messi generosamente a disposizione dal banchiere di Dallas.

Non è una novità per Todd: già nel 2006 Beal sfidò la “Corporation” sempre sullo stesso terreno: 50.000$/100.000$. Ma allora ad affrontare il ricco businessman texano c’era una vera e propria squadra, formata dei giocatori più ricchi e rollati come Jennifer Harman, Phil Ivey, Doyle e Todd Brunson etc. L’accordo tra i quotisti era alla luce del sole in quella occasione.

Da parte di Andy Beal non sussistevano problemi di bankroll: il suo patrimonio personale è valutato 12 miliardi di dollari.

A Las Vegas invece ci si interroga sull’identità dei finanziatori di Todd Brunson. La presenza nella Bobby’s Room di Doyle ha insospettito molti.

Forse in pochi sanno che il patrimonio stimato di “The Legend” è di 75 milioni di dollari, secondo le recenti stime di Celebrity Networth. La domanda però sorge spontanea: sono attendibili queste cifre?

Difficile poterlo stabilire: il sito non offre spiegazioni o indica criteri usati nella valutazione delle ricchezze nette di Doyle Brunson. E’ vero che il giocatore texano per 50 anni è stato tra i più forti players live quando il livello medio tecnico era imbarazzante. Ed ha stakato molti players di talento a Las Vegas.

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Inoltre non si è mai negato la possibilità di partecipare alle partite più ricche della storia, ai tempi d’oro della Bobby’s Room, quando ricchi milionari facevano a gara a sedersi (e farsi spennare) al tavolino con “The Legend”.

E’ stato lui stesso che ha insegnato a giocare a generazioni di players, con il suo primo capolavoro Super System (uno dei libri più famosi e venduti negli ultimi 35 anni tra i pokeristi), stampato per la prima volta nel 1978: un’operazione finanziata per intero da Doyle che ha potuto godere di importanti ricavi.

A metà degli anni 2000, ha fatto stampare anche “Super System 2″, con il contributo di David Sklansky, Chip Reese, Bobby Baldwin ed altri guru del poker. Ha anche fondato nel 2004 il suo sito Doyles Room poi rivenduto. Alla fine, Texas Dolly si è rivelato un abile uomo d’affari anche lontano dal tavolo da gioco, però le stime che girano online, dovrebbero essere prese con le molle.

 

Editor in Chief Assopoker. Giornalista e consulente nel settore dei giochi da più di due decenni, dal 2010 lavora per Assopoker, la sua seconda famiglia. Ama il texas hold'em e il trading sportivo. Ha "sprecato" gli ultimi 20 anni della sua vita nello studio dei sistemi regolatori e fiscali delle scommesse e del gioco online/live in tutto il Mondo.
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