Ricordate l’app che, in un prossimo futuro, potrebbe dirci se siamo o meno in condizione psicofisica di giocare profittevolmente a poker? Bene, il progetto sta andando avanti e ha anche ottenuto un prestigioso riconoscimento internazionale.
Si chiama Pokermapper, gruppo di ricerca che coinvolge studiosi e docenti di due importanti atenei europei come l’Università di Milano-Bicocca e la svedese Dalarna University, e che nei giorni scorsi ha ricevuto una menzione d’onore (Honorable Mention) dal National Center for Responsible Gambling (NCRG).
Il riconoscimento è particolarmente significativo perchè giunto da un’ente no profit tra le più in vista, negli Stati Uniti, sul fronte della ricerca scientifica nel campo del gambling. La NCRG è infatti espressione diretta dell’AGA (American Gaming Association), gruppo leader nell’industria dei casinò USA che tramite essa finanzia progetti scientifici legati al gioco problematico.
Il premio è stato consegnato in seno alla conferenza annuale della NCRG che si è tenuta al Venetian di Las Vegas. Particolarmente soddisfatto Mauro Schiavella, coordinatore del progetto: “Siamo felici ed onorati di ricevere questo prestigioso riconoscimento. Negli anni passati NCRG ha premiato team di ricerca illustri e di università blasonate, che avevano alle spalle anni di esperienza nel campo dello studio del gambling”.
Come lo stesso Schiavella ci aveva anticipato nell’intervista dell’estate scorsa, lo scopo è la creazione di un sistema informatico che aiuti i giocatori di poker online ad avere una maggiore consapevolezza delle proprie abilità pokeristiche e di autocontrollo.
La prima fase, completata grazie al contributo volontario e gratuito di decine di giocatori e all’impegno personale di Gabriele Lepore del Sisal Poker Team Pro e di Riccardo Reina che ha coordinato la comunicazione, ha dunque permesso la creazione di un enorme archivio che poi è stato elaborato da professionisti come il professor Matteo Pelagatti, che insegna Statistica Economica all’università Milano-Bicocca: “I primi risultati dell’elaborazione dei dati dei giocatori che hanno partecipato a PokerMapper sono piuttosto incoraggianti: abbiamo individuato alcuni test delle funzioni esecutive che sono predittivi dell’abilità di giocare a poker e del rischio di gioco problematico, stando alle indicazioni di questionari sul gambling utilizzati a livello mondiale, come la South Oaks Gambling Screen e il Problem Gambling Severity Index. Ora non ci resta che pubblicare i risultati e cercare finanziamenti per la seconda parte della ricerca”.
Come afferma lo stesso Pelagatti, il progetto Pokermapper entra ora nella fase operativa. Questa inedita e felice co-produzione italo-svedese punta alla realizzazione di un’app che dia una mano a migliorare le performance e la qualità della vita dei giocatori di poker.
Ecco il team di Pokermapper al completo:
- Mauro Schiavella (psicologo psicoterapeuta, Dalarna University)
- Jerker Westin (ingegnere medico e ricercatore, Dalarna University)
- Matteo Pelagatti (professore di Statistica Economica, Università Milano-Bicocca)
- Paolo Cherubini (ordinario di Psicologia, Università Milano-Bicocca)
- Gabriele Lepore (Sisal Poker Team Pro)
- Riccardo Reina (consulente media)
(alla prima fase hanno partecipato anche due ex professional poker player svedesi, rimasti anonimi)