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Luca Pagano

Luca Pagano: “Lancio su Twitch un progetto rivoluzionario per la cultura nerd”

Dopo aver riassaporato il gusto di una deep run all’EPT Dublino, Luca Pagano ha rifatto le valigie ed è partito per gli Stati Uniti d’America. Perché e a fare cosa? Glielo abbiamo chiesto in questa intervista esclusiva in cui il recordman di piazzamenti a premio allo European Poker Tour (21, c’è chi dice quanti Johnny Lodden, c’è chi dice uno in meno) ci racconta quali sono le sue nuove sfide e ci svela un interessante progetto che coinvolge il poker, Twitch… ma non solo.

Allora Luca, all’EPT Dublino sei tornato alle vecchie abitudini con una bella deep run nel circuito europeo. Com’è stato riassaporare un piazzamento importante allo European Poker Tour?

“Direi che è stato emozionante, ma soprattutto incoraggiante. L’EPT Dublino è stato il primo torneo a cui ho partecipato con la giusta concentrazione, dopo parecchi mesi, perché ero libero da altri impegni professionali. E poi ero stimolato dal voler recuperare il record che Johnny Lodden mi aveva tolto.

Ormai sono 15 anni che gioco a poker, ma una volta di più questa cosa mi ha ricordato quanto la testa sia fondamentale per ottenere risultati. Se non sei davvero concentrato, se il tuo focus non è al 100% su quello che stai facendo al tavolo, difficilmente puoi andare molto avanti

Aggiungo una piccola nota: è davvero tutto tornato come una volta. Nel senso che sul più bello di una deep run sono stato eliminato da un avversario che aveva solo 3 out. Certe cose non cambiano mai…”

Qual è il tuo schedule per i prossimi mesi per quanto riguarda il poker live? A quali tornei parteciperai?

“Sarò a Montecarlo per il Grand Final dello European Poker Tour, poi a maggio alla prima tappa della nuova stagione dell’Italian Poker Tour. Quindi volerò a Las Vegas: parteciperò sicuramente al Main Event WSOP, magari anche a qualcos’altro, vediamo.

A proposito di States, so che sei lì ormai da diverse settimane. Ci puoi spiegare il motivo di questo tuo lungo viaggio?

“Diciamo che sono venuto per molteplici motivi. Il primo è questo corso che sto frequentando a Stanford, una sorta di master in Business Administration che si chiama LEAD Certificate: Corporate Innovation.

Si tratta di un corso molto interessante, che fornisce gli strumenti strategici per affrontare ogni tipo di business e le tecniche migliori per accelerare l’innovazione”.

Quindi si tratta principalmente di un viaggio di studio?

“Sì e no. In questo mio coast to coast ho toccato tante strutture interessanti che volevo visitare. Per esempio sono stato al quartier generale di Twitch: è una cosa impressionante. Trovo che questa piattaforma streaming possa rappresentare il futuro media di riferimento per quanto riguarda l’industria del poker. Già lo sta diventando soprattutto all’estero, ma anche in Italia vedo un margine enorme.

Luca Pagano twitch
Luca Pagano, selfie con Eugene Katchalov (e signora) nel quartier generale di Twitch

Twitch permette anche di raggiungere un pubblico un po’ diverso dal tradizionale appassionato di poker.

“Esattamente. Twitch è la piattaforma principale dei videogamer e degli amanti degli eSport. In questi mesi stiamo studiando un nuovo progetto che trovo molto eccitante e di cui ho accennato sul blog di PokerStars.it qualche giorno fa”.

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Ci puoi dire qualcosa di più specifico a riguardo?

“Tutti i format video sul poker ricalcano più o meno lo stesso schema. Ci sono uno o più commentatori che analizzano in maniera più o meno tecnica lo svolgimento di un torneo, di una sessione cash, di uno Spin & Go.

Sono sicuramente ottimi contenuti di qualità, ma si rivolgono a chi di poker è già appassionato. Noi abbiamo pensato a qualcosa di alternativo, qualcosa in cui il poker sia solo uno spunto. Vogliamo creare un prodotto che parli ad un pubblico diverso, quello della cultura nerd“.

Un tempo dare del nerd a qualcuno era quasi un’offesa, oggi è praticamente un complimento.

“Eh sì. Chi ha in mente lo stereotipo del nerd bruttarello, asociale, che si rinchiude in casa da solo e passa il suo tempo al computer è bene che si aggiorni. Oggi un nerd è semplicemente una persona che rivendica l’identità e l’orgoglio di appartenere a un gruppo ben definito, quello di chi ama la tecnologia e i videogiochi, ma anche i fumetti, il cinema, le serie tv, i giochi di ruolo e, perché no, i giochi di carte.

Torniamo al tuo progetto di Twitch. Come intendi coinvolgere la community dei nerd?

“La base del progetto sono gli Home Games. Ci saranno dei tornei freeroll con montepremi, più una classifica finale con altri premi in palio. Saranno tornei veloci, ricchi di action, per divertirci e stare insieme. Ma il commento tecnico sarà molto sfumato, ci concentreremo invece su altri argomenti.

Durante lo streaming parleremo di tante cose oltre al poker, come appunto i videogiochi, i giochi di ruolo, le serie tv, i fumetti, il cosplay e via dicendo. Avremo diversi ospiti che ci aiuteranno ad addentrarci nel mondo nerd. Ne parleremo in modo semplice e spero coinvolgente. Non credo che attualmente sul web ci sia qualcosa di simile.

Ci puoi dire quando partirà il progetto?

“La prima edizione dei miei Home Games si chiamerà Home Wars, in onore della saga di Star Wars. Ho ancora un po’ di tempo da passare negli Stati Uniti, quindi credo che partiremo a primavera inoltrata. Tuttavia potremmo anche fare qualche piccolo test durante lo SCOOP“.

Editor in Chief Assopoker. Giornalista e consulente nel settore dei giochi da più di due decenni, dal 2010 lavora per Assopoker, la sua seconda famiglia. Ama il texas hold'em e il trading sportivo. Ha "sprecato" gli ultimi 20 anni della sua vita nello studio dei sistemi regolatori e fiscali delle scommesse e del gioco online/live in tutto il Mondo.
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