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Quattroganci, due passioni, un traguardo: Supernova Elite!

[imagebanner gruppo=”pokerstars”]Se chi riesce a fare della propria passione un lavoro è da considerarsi una persona fortunata, allora cosa dire di chi trasforma due passioni in due lavori distinti e separati ma pienamente compatibili tra loro?

Nicola “quattroganci” Valentini ci è riuscito, e divide il suo tempo tra la professione di psicologo e quella di grinder ai tavoli di PokerStars.it, dove in queste ore ha guadagnato per l’ennesima volta le magiche sette stellette di Supernova Elite!

Dico “ennesima” proprio perchè lo stesso Nicola non ricorda precisamente se sia la quarta o la quinta volta… Di sicuro c’è che la prima avvenne quando ancora non avevamo neanche il cash game sulle poker room italiane. “Ce la feci, a fine dicembre, giocando sit&go 6-max e 27-men”, racconta.

Ore 20: quattroganci ce l'ha fatta ancora una volta!
Ore 20: quattroganci ce l’ha fatta ancora una volta!

Quest’ultima volta, il 37enne novarese ha raggiunto l’obiettivo grindando il cash game a livelli che vanno dal NL400 al NL1000, per un totale di circa 650mila mani.

Come si fa a fare elite nel 2015 con questi problemi di traffico?
Mah ti dirò, non sono PokerStars e non sono in grado di dare dati precisi, ma la mia percezione è che il traffico ci sia. Certo oggi non ti puoi aspettare di trovarti con tre fish al tavolo, anzi posso dirti che in un certo senso io “selecto” al contrario.

Vuol dire che cerchi di sattare i più forti?
Voglio dire che se vuoi fare 750mila mani all’anno devi fare così. Per dirti, al NL1000 quest’anno ho fatto 70mila mani.

E con la durezza del field come la mettiamo?
Ad essere sinceri io non vedo tutta questa durezza, anzi credo che il field italiano sia mediamente basso, a partire dal sottoscritto.

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Ma non si diceva che il cash .it, a certi mid stakes come il 50 e il 100, fosse più duro del .com?
A quei livelli sì, ma se per esempio prendessi tutti noi del NL1000 italiano e ci portassi al NL1000 del .com sarebbe un massacro, faremmo quasi tutti la parte dei fish.

A 37 anni, cosa vuol dire fare SNE in termini di rinunce e sacrifici?
Alla mia età in genere hai meno esigenze e meno occasioni di vita sociale rispetto a un 20-25enne. Un po’ perchè hai capito che le convenzioni sociali sono un’utopia, ma anche perchè diversi amici hanno altri ritmi, una famiglia eccetera, mentre io sono uno psicologo, grinder e anche single!

Dunque hai iniziato a fare elite con i sit, finisci raggiungendo il target con il cash high stakes. Come è stata l’evoluzione delle tue corse a SNE?
La costante è stata quella di adeguare il percorso alle mie qualità. Quando arrivò il cash io ero uno dei pochi che non l’aveva mai annusato prima, non avevo neanche un’idea delle starting hands e infatti i primi tempi giocavo solo la notte cercando di fare even!

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Nicola con Dante, il suo adorato labrador
Nicola con Dante, il suo adorato labrador

E poi devi essere migliorato molto, perchè solo col cash game hai fatto elite e poi ti sei dato l’ulteriore obiettivo dei 2 milioni di VPP in un anno, riuscendoci a fine dicembre…
Sì, ma quest’anno non ci penso neanche. Da qui in avanti farò al massimo 500k vpp e, più in generale, invertirò le proporzioni tra poker giocato e studio per migliorarmi.

Nel tuo processo di miglioramento sei ricorso al coaching?
Sì, varie volte e con vari professionisti. Ad aprile però mi è capitato di swingare la cifra più alta della mia carriera  (circa 35mila euro) e mi sono reso conto di avere altri problemi, oltre a quelli tecnici, che non mi permettevano di rendere quanto potevo. Così mi sono rivolto a Jared Tendler ed è stata una svolta.

Ti è servito molto il suo aiuto?
Non solo mi è servito, ma ho capito che anche io avrei potuto fare qualcosa per migliorare la qualità della vita degli altri. Così ho chiesto a Jared di insegnarmi a coachare. Lui inizialmente ha rifiutato, poi ci ha ripensato anche perchè è raro trovare uno psicologo appassionato di gioco, e così alla fine non solo mi ha insegnato, ma mi ha anche autorizzato a utilizzare il suo nome.

Una cosa che vorrei capire è come hai fatto a fare combaciare due attività in apparenza poco compatibili come la professione di psicologo e quello di grinder online.
Diciamo che grindare mi ha permesso di potere “selectare”, nel senso che oggi come psicologo seguo poche persone, quelle che ritengo abbiano più bisogno. E le seguo bene.
Più in generale sono sempre riuscito a tenere i due binari distinti, e questa esperienza del mental coaching sarà in realtà il primo punto di convergenza tra le mie due carriere.

Quanto pensi di portare avanti questo doppio binario?
In generale quella del poker è una carriera breve, quindi conto di spingere fino a quando il gioco mi aiuterà a bypassare alcune cose, come ad esempio il mutuo. A livello di qualità di gioco, penso che mi fermerò prima di diventare ridicolo.
Comunque già da tempo ho iniziato a prendere degli accorgimenti per cercare di allungare la carriera, soprattutto per quanto riguarda gli orari e l’alimentazione.

Ora ti concederai una lunga pausa, vero?
No, domani sarò ancora qui. Come ti ho detto, l’obiettivo è quello di giocare meno e studiare di più. Io la vivo un po’ come gli atleti professionisti:le vacanze ci saranno ma saranno brevi, perchè alla fine noi siamo dei privilegiati. Penso per esempio ai tennisti, che anche quando sono in vacanza continuano ad allenarsi: vale anche per noi, perchè in carriere così brevi l’ottica deve essere sempre quella di lavorare tanto.

"Assopoker l'ho visto nascere, anzi in qualche modo ne sono stato l'ostetrico. Dopo tanti anni sono ancora qui, a scrivere di giochi di carte e di qualsiasi cosa abbia a che fare con una palla rotolante".
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