Il noto giocatore high stakes, Seng Chen Yong, meglio noto nel mondo del poker come ‘Richard’ Yong, si è dichiarato colpevole davanti ad una corte federale statunitense, insieme ad altri quattro imputati, per la gestionedi scommesse clandestine. Il regular del Big Game di Macao è noto per essere un ricchissimo junket dell’ex colonia portoghese.
Dopo essere fuggito proprio da Macao, a seguito di un blitz da parte della polizia cinese su un giro di puntate illegali legale ai Mondiali, Yong era volato quest’estate a Las Vegas ed era stato arrestato, per lo stesso motivo, all’interno del Caesars Palace, insieme all’amico e socio in affari Paul Phua e al figlio.
Nell’operazione dell’FBI erano state arrestate 8 persone, 5 delle quali questa settimana hanno patteggiato, Yong compreso.
I federali hanno affermato che il gruppo ha maturato 13 milioni di dollari di profitti dal giro di scommesse raccolte durante la Coppa del Mondo di calcio in Brasile.
Yong è stato condannato a 5 anni di “libertà vigilata”: dovrà lasciare gli Stati Uniti entro pochi giorni e per la durata della condanna non potrà fare più ritorno sul suolo americano. L’accordo prevede anche il pagamento di una multa da $ 100.000. Deve inoltre rinunciare a $ 400.000 che gli erano stati confiscati. Il figlio invece è stato scagionato.
In questo modo la posizione di Paul Phua si fa sempre più critica anche se i suoi avvocati puntano a dimostrare che il suo arresto è avvenuto in maniera illegale (sollevando un vizio di forma): per i suoi difensori, i federali hanno seguito procedure non previste dal codice che hanno violato norme costituzionali basilari, a tutela della liberà e della privacy.
Yong insieme ad altre 4 persone ha preferito raggiungere un accordo con il Dipartimento di Stato statunitense (DoJ). A seguito di queste ultime vicende legali, difficilmente vedremo ancora molto action nel Big Game di Macao. Yong e Puha erano i principali finanziatori della partita più ricca del mondo.