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“PokerStars perde 1.000.000 $ di rake senza questo gioco”

[imagebanner gruppo=”pokerstars”] Quando si è dei giocatori di cash game high stakes, scoprirsi esigenti è probabilmente inevitabile: malgrado molti professionisti riconoscano a PokerStars di essere leader del mercato non a caso, un piccolo gruppo di regular del Pot Limit Omaha ha qualcosa da ridire, riguardo una scelta che ai loro occhi appare discutibile.

Come ricorderete, da qualche tempo la poker room ha deciso di offrire i tavoli di PL5000 e PL10000 solamente in modalità Zoom, giustificando questa decisione con la necessità di eliminare alcuni atteggiamenti “predatori”, che rischiano di danneggiare i giocatori occasionali e di scoraggiarli a giocare. Tuttavia, a detta di player come Daniel “d2themfi” Isaacson, le cose non starebbero proprio così.

Lo statunitense, al pari di altri regular, vorrebbe che ricomparissero al loro posto i tavoli normali deep con ante, che al momento sono disponibili solamente al PL2000 oppure al PL20000, scontentando perciò più di qualcuno: “Lo scorso anno ho giocato 35.000 mani in sei mesi a quei tavoli, e di queste 24.000 erano con quattro giocatori o meno – ha precisato su TwoPlusTwo – questo significa che in quelle partite non ci sono giocatori che usano gli script, solo un gruppo di una decina di regular a cui piace giocare shorthanded e deepstack”.

zoom-pokerstars

Si tratterebbe di partite in cui i giocatori occasionali insomma non prenderebbero parte quasi mai in ogni caso, quindi secondo “d2themfi” a perderci non sono solamente i regular, ma PokerStars stessa: “Se dovessi fare una stima, direi che non offrendo quelle partite la poker room rinuncia dal mezzo milione al milione di dollari di rake all’anno, soldi di regular che non fanno altro che passarsi i soldi avanti e indietro”.

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C’è poi l’annoso problema dello Zoom in quanto tale, visto che numerosi regular giurano che diversi player – compresi quegli occasionali che proprio il poker veloce dovrebbe in qualche modo proteggere – proprio non lo digeriscono e quindi evitano di giocare del tutto. 

Difficile dire se questa sia la fotografia fedele della situazione, o se non sia magari “corrotta” da legittimi interessi privati, ma in effetti da una situazione simile pare che di fatto non ci guadagni nessuno: ecco che allora osservazioni simili, peraltro non nuove, potrebbero essere tenute in debita considerazione.

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