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Jason Mercier: “Ai mixed games sono fra i migliori al mondo”

[imagebanner gruppo=”pokerstars”] A Jason Mercier non si può certo dire manchi la fiducia in se stesso, ma del resto è difficile mancare d’autostima quando si può vantare una carriera come la sua: lo statunitense adesso è all’EPT di Londra, e perciò ogni tanto lo si vede spuntare ai tavoli di cash game high stakes di PokerStars.com, in particolare nei mixed games che gli sono cari.

“Li giocavo spesso già prima del Black Friday – ricorda a PokerListings.com – così sfrutto il tempo che ho a disposizione per tornare a giocarci, quando non mi trovo negli Stati Uniti, e mi considero fra i migliori in quella partita“. Del resto, non bisogna dimenticare che prima di diventare un torneista di fama mondiale il cash game era il suo pane quotidiano.

Sarà forse anche per questo motivo che, quando gli domandano se il suo bankroll sia grande abbastanza da consentirgli di prendere parte a tavoli dove possono facilmente “ballare” centinaia di migliaia di dollari, la sua risposta suona poco meno che stizzita: “Posso permettermi di perdere 100.000 dollari in una sola sessione senza alcun problema – sottolinea – ma in caso di perdite particolarmente importanti semplicemente mi fermo, o vendo azione nel caso lo ritenga necessario”.

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C’è infatti un gruppo di giocatori che, quando Jason Mercier è al tavolo, si sentono fiduciosi abbastanza da affidargli il loro denaro, ed a quanto pare uno fra questi è Dan O’Brien, non a caso suo buon amico. Si tratta però di un rapporto “a senso unico”, visto che dal canto suo Mercier dichiara di non comprare azione a nessuno.

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E visto il recente, incredibile stato di grazia di Dan Colman in fatto di risultati nei tornei dal vivo – un cannibalismo che ricorda quello che lui stesso ha vissuto in prima persona – Jason Mercier dà anche il proprio parere sulla reticenza di Colman nel promuovere il poker, malgrado in questo momento si troverebbe nell’ideale posizione per farlo.

“Capisco il suo punto di vista – premette – ma credo possa pentirsi di questa decisione in futuro, ed inoltre non credo che il poker sia negativo per la persona media, ma solo per quelle che eventualmente perdono il controllo e finiscono con lo sprecare il proprio denaro, ma se si ha una personalità di quel tipo ci sono comunque diversi modi per farlo, e trovo un po’ un paradosso che guadagni milioni di dollari grazie ad un gioco che non intende promuovere”.

Certo Jason Mercier ha fatto una scelta diversa, è la sua storia a dirlo, ma non per questo una deve essere più rispettabile di un’altra.

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