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Strategia Fantasy Football: come scegliere i giocatori fuori ruolo

Più il Fantasy Football (Daily Fantasy Sports) diventa popolare in Italia, più è necessario sfruttare ogni singolo vantaggio per poter battere gli avversari. Esattamente come nel poker, infatti, la concorrenza si fa sempre più dura e spesso la differenza nei payout dei tornei viene definita da piccoli dettagli, che a lungo andare risultano fondamentali.

In questo articolo voglio parlare di un aspetto strategico importante nella costruzione della formazione, che può rivelarsi di estrema utilità quando ci sono partite molto sbilanciate: come scegliere al meglio i giocatori fuori ruolo. Se nel prossimo turno di Serie A ci sono match “scritti” come Napoli-Verona, Juventus-Carpi o Roma-Frosinone, scegliere con cura i giocatori fuori ruolo diventa fondamentale per la questione dell’ownership (percentuale di possesso di un calciatore da parte del field di un torneo), perché se tutti mettono gli stessi giocatori, riuscire a trovare eventuali sorprese può spianare la strada verso la vittoria. Quando, invece, le partite sono bilanciate (Inter-Juventus, Roma-Milan, Lazio-Fiorentina) l’ownership dei calciatori forti è più bassa perché maggiormente “spalmata”,  e concentrarsi semplicemente sulle rotazioni può essere sufficiente per piazzarsi nella parte alta della classifica.

I “fuori ruolo” non sono necessariamente quei calciatori costretti dagli allenatori a giocare dove non sono abituati, o almeno, non sempre è così. Per quanto riguarda il Fantasy Football, si tratta di quei giocatori inseriti nella categoria (portieri, difensori, centrocampisti, attaccanti) sbagliata da parte della piattaforma. Potrebbe essere per una valutazione errata, per un bug o per un improvviso cambio tattico dell’allenatore, ma la motivazione importa ben poco: quello che ci interessa è sfruttare questa situazione a nostro vantaggio. Al tempo stesso, però, è bene sottolineare che per essere vincenti nel Fantasy Football è necessario saper anche evitarli: non tutti quelli che appartengono a questa categoria vanno bene, anzi!

Ricorriamo a un esempio immaginario per spiegare chi sono i calciatori fuori ruolo. Tutti sappiamo che Paulo Dybala è un attaccante, ma poniamo di aprire la lobby di Mondogoal e trovarlo nella lista dei centrocampisti. In questo caso Dybala sarebbe un calciatore fuori ruolo e noi dovremmo assolutamente sfruttare questa situazione a nostro vantaggio, inserendolo nella gran parte delle nostre formazioni. Il motivo? Indipendentemente dal sistema di assegnazione dei punti dei vari siti, il goal assegna il punteggio più alto e il nostro obbiettivo – salvo rari casi – dovrebbe essere sempre quello di inserire in squadra centrocampisti con ottime possibilità di segnare. Sfruttando un errore di valutazione della piattaforma di Daily Fantasy Sports, potremmo ritrovarci con il massimo numero di attaccanti in squadra più un altro a centrocampo.

Esistono calciatori fuori ruolo in Serie A? Assolutamente sì, ma non sempre giocano in una posizione che rende profittevole il loro pick. Robin Quaison del Palermo, ad esempio, è considerato da tutti come un centrocampista, ma nella scorsa partita contro l’Udinese ha giocato come ala offensiva in un 4-3-3. Questo cambiamento lo ha reso un calciatore molto interessante, che, non a caso, ha trovato il goal grazie alla possibilità di giocare più vicino alla porta. Sempre restando al Palermo, c’è Vazquez, che viene classificato da tutti come centrocampista quando in realtà gioca quasi sempre come seconda punta. Non è una casualità che abbia una media punti tra le più alte della Serie A.

Uscendo dai confini nazionali, mi vengono in mente due “sviste” di Fantasfida per quanto riguarda i torneo della Champions League e della Premier League. Nel primo caso mi riferisco a Sergi Roberto, centrocampista del Barcellona che in alcune occasioni è stato fatto giocare da Luis Enrique addirittura in posizione di ala offensiva. Su Fantasfida questo giocatore è stato inserito in più occasioni nella lista dei difensori. In pratica, selezionandolo, si poteva contare sul punteggio “atteso” di un centrocampista per un difensore. Discorso simile per Eric Dier del Tottenham, che ha iniziato la sua carriera come centrale di difesa ma ora è diventato il mediano degli Spurs. Il suo ruolo è considerato quello di difensore, ma giocando più avanti ha più possibilità di segnare, fare assist e tirare.

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Al tempo stesso, però, bisogna fare molta attenzione a quei calciatori che cambiando ruolo perdono potenziale. L’esempio lampante è stato quello di Adam Ljalic in Palermo-Inter. Il serbo iniziava titolare e fu selezionato da una percentuale altissima di utenti grazie alla sua media punti elevata. Pochi, però, considerarono che per la prima volta in stagione (e forse in carriera) Ljalic avrebbe giocato non come punta ma come esterno di centrocampo in un 4-4-2. Costretto a muoversi lontano dalla porta e a ripiegare in difesa, l’ex Viola totalizzò pochi punti per uno slot (quello dell’attaccante) che è imprescindibile da un punteggio sopra la media per alimentare speranze di successo in un torneo.

Un esempio più recente è portato da Daniele De Rossi in Juventus-Roma: per non sprofondare sotto i colpi di Dybala, Spalletti ha arretrato il centrocampista romano sulla linea dei difensori. Meno chances di tirare, scarse opportunità di segnare e fare assist e un numero maggiore di situazioni di uno contro uno nelle quali le possibilità di effettuare falli e prendere cartellini (è poi arrivato il giallo) aumentavano notevolmente. Selezionando De Rossi, sostanzialmente, si sprecava uno slot da centrocampista per un difensore.

La regola da seguire, quindi, è una sola: più un giocatore si sposta in avanti e più diventa profittevole sceglierlo; più si sposta indietro nella formazione e più è preferibile evitarlo. Come avrete capito, i Daily Fantasy Sports sono un gioco apparentemente facile, ma in realtà molto più complesso e basato sulle abilità del giocatore di quanto si potrebbe credere.

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