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I consigli di Jared Tendler: “giocare alla grande grazie allo staking”

Jared Tendler è un mental coach di poker che ha coachato oltre 400 giocatori nel corso della sua carriera. Ha scritto il libro Il Mental Game del Poker, tradotto in italiano dalla Team PokerStars Online Giada Fang e da Marcello Papa. Per informazioni su come acquistare il libro clicca qui.

I giocatori di poker vengono stakati a tutti i livelli di gioco, anche quelli più alti. Ma non tutti i giocatori che vengono stakati o pensano di farsi stakare comprendono gli effetti che questa pratica potrebbe avere sul loro mental game.

Alcuni giocatori si fanno stakare semplicemente perché non riescono a gestire la pressione che deriva dal giocare con i propri soldi. Per questi giocatori, il beneficio dello staking è ovvio, mentre altri vengono sottoposti ad una sfida difficile, se non sono adeguatamente preparati. Come in molte cose che riguardano il poker, la risposta alla domanda se lo staking possa portare benefici o arrecare danni è: dipende. Ogni individuo è diverso dagli altri perché possa esserci una risposta universalmente corretta. In sostanza, se volete giocare alla grande grazie allo staking, dovete comprendere in che modo influisce su di voi.

Ho lavorato con molti giocatori stakati e molti altri che giocano con i loro soldi, ed ho visto molte sfaccettature riguardanti questo argomento. Lavoro con il gruppo Stake Me To Play, ed il mio compito è quello di evitare che i giocatori cadano in alcune “trappole mentali” nascoste. In questo articolo, condividerò con voi parte del mio lavoro.

Prestazione ed emozione

Comprendere gli effetti che lo staking può avere su di voi a livello mentale è molto più semplice quando si comprende il nesso tra prestazione ed emozione. È molto semplice, ed il grafico di seguito vi aiuterà a comprenderlo meglio:

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La legge Yerkes-Dodson mostra come la prestazione sia direttamente connessa allo stress (o al livello emotivo) di un giocatore.

Nella parte in basso a sinistra del grafico, la curva dello stress è al minimo – come accade quando siamo annoiati, stanchi, non abbiamo nulla per cui competere – e quindi le prestazioni ne risentono in negativo.

Dalla parte opposta, dove lo stress è al massimo – come accade quando siamo in tilt, abbiamo paura o abbiamo eccessiva sicurezza nei nostri mezzi – succederà esattamente lo stesso: giocheremo un poker molto lontano dal nostro A-game.

Essenzialmente, se il nostro livello di stress è troppo alto o troppo basso, non performeremo al massimo delle nostre possibilità.

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Il nostro obiettivo per quanto riguarda il mental game deve essere quello di trovare un modo per tenere il livello di stress sempre al picco della sua curva. Ciò significa trovare la giusta pressione (né troppo alta, né troppo bassa) per giocare al meglio delle nostre possibilità.

Lo staking riduce lo stress

Per molti giocatori, lo staking riduce il livello di stress o la pressione che sentono. I giocatori che sono inclini a tilt, ansia da prestazione e perdita di sicurezza di sé traggono un grande beneficio dal giocare con i soldi altrui. D’altro canto, giocatori che si distraggono facilmente, perdono motivazione e tendono a non studiare quando non giocano, probabilmente hanno bisogno di qualche altro piccolo accorgimento per giocare il loro miglior poker quando vengono stakati.

Ecco qualche consiglio per cercare di ritrovare la giusta pressione emotiva quando siete stakati:

  • Considerate sin dall’inizio i soldi come vostri. Non pensate che grazie allo staking state freerollando. Ciò vi aiuterà a giocare meglio ed a prendere il gioco in maniera più professionale. Assicuratevi di ricordare sempre che i soli artefici della vostra carriera siete voi, indipendentemente da chi vi abbia dato i soldi per giocare.
  • Abbiate obiettivi chiari su cosa volete ottenere nel poker grazie allo staking, e teneteli sempre a mente. Ciò vi aiuterà a tenere alte motivazione e concentrazione quando giocate. Avere qualcuno che ha investito su di voi per aiutarvi a raggiungere i vostri obiettivi può aggiungere ulteriore motivazione, rendendo più probabile che giochiate costantemente al vostro meglio.
  • Assicuratevi di riconoscere gli errori che commettete quando siete annoiati, stanchi o distratti. Ad esempio, alcuni giocatori tendono a rischiare di più quando sono annoiati, per rendere il gioco più divertente ed interessante. Nel lungo periodo, il gioco è molto più divertente quando si vince. Ricordate i vostri obiettivi; in questo modo raggiungerli diventerà più divertente che gamblare.
  • Continuate costantemente a rivedere e migliorare il vostro gioco e la vostra edge nelle partite in cui partecipate, soprattutto se avete saltato qualche livello grazie al vostro staker. Ci saranno delle piccole differenze che non avevate mai provato in prima persona al nuovo livello. I giocatori che migliorano il loro gioco gradualmente e costantemente hanno molta più esperienza, e per avere successo nel poker dovete prestare ancora più attenzione nel valutare il vostro gioco rispetto a quello degli altri.
  • Sviluppate un’opinione sul vostro gioco, e non limitatevi soltanto a dire al vostro staker se state giocando bene o male. Avere qualcuno che vi faccia da coach e che vi aiuti a migliorare il vostro gioco è una cosa eccezionale, ma nessuno è perfetto. Di sicuro vorrete evitare di finire in una situazione in cui il vostro coach abbia sbagliato a valutare la vostra edge, e voi giochiate ad un livello che non siete in grado di battere. Se valutate il vostro gioco soltanto in base ai soldi vinti o persi, rischiate di non comprendere se state giocando male o se siete stati soltanto sfortunati.

Non è semplice conoscere con precisione la propria edge sul resto del field, ma se avete un’opinione sul vostro gioco, più quella di un coach di cui potete fidarvi, la valutazione sarà certamente più vicina alla realtà.

  • Smettete di procrastinare, e ricordate sempre i vostri obiettivi. Molti siti di staking offrono anche un coach come condizione del deal, e questo rende più semplice lo sviluppo di un giocatore. Ma i giocatori che tendono a procrastinare dopo essere stati stakati, continueranno ad incappare in questo problema. Penseranno spesso – ed erroneamente – che lo staking servirà a correggere automaticamente questo problema. Essendo un problema che conoscete già bene, non dovrebbe essere difficile da individuare. Quando ci riuscite, ricordate i vostri obiettivi e le vostre responsabilità riguardo lo staking, e fate qualcosa. Non avete bisogno di essere perfetti, dovete solo essere migliori di ciò che sareste normalmente.

Essere stakati può aiutare ad eliminare molta pressione mentale, ma questa opportunità può anche essere un problema, se non imparate ad affrontarla in maniera corretta. Essere stakati può essere una grande opportunità.

Trattate lo staking come un lavoro o come un esame universitario e prendetelo tanto seriamente come fareste se doveste giocare con i soldi vostri. Solo in questo modo sarete in grado di affrontare le trappole che possono derivare dallo staking.

Editor in Chief Assopoker. Giornalista e consulente nel settore dei giochi da più di due decenni, dal 2010 lavora per Assopoker, la sua seconda famiglia. Ama il texas hold'em e il trading sportivo. Ha "sprecato" gli ultimi 20 anni della sua vita nello studio dei sistemi regolatori e fiscali delle scommesse e del gioco online/live in tutto il Mondo.
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