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Guida al poker cinese…questo sconosciuto!

Ne avrete certamente sentito parlare, di questa curiosa variante che dall’oriente sta lentamente prendendo piede anche al di fuori dei suoi paesi di origine. In effetti il poker cinese è piuttosto diverso dalle varianti a cui siamo abituati, ma deve la sua popolarità al fatto di essere piuttosto intuitivo, con una componente di casualità abbastanza spiccata, semplice da giocare anche per chi non ha una grande esperienza ma comunque con una certa componente strategica che premia i giocatori più esperti.

 

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Il gioco prevede da due a quattro giocatori, e viene utilizzato un mazzo classico da 52 carte. Se si è in quattro giocatori vengono così distribuite 13 carte a testa. Scopo del gioco è formare con le 13 carte ricevute tre combinazioni diverse di cinque, cinque e tre carte, secondo i punteggi classici del gioco del poker. Una volta che una o più carte vengono usate per una combinazione, non possono naturalmente essere usate per le altre.

Le tre combinazioni hanno un nome, e seguono un certo criterio. Quella di tre carte è detta front, e ovviamente il punto massimo realizzabile in questo caso è il tris, visto che colore e scala non sono punti validi con tre sole carte. Naturalmente, anche una mano come 3 5 q è un punto, ovvero donna alta. In caso di parità, ovvero due donna alta, si guarda la seconda carta e quindi la terza.

La seconda combinazione è detta middle. E’la prima di quelle formate da cinque carte, deve necessariamente presentare un punto superiore al front (che per definizione deve contenere il punto minore) ma inferiore al back, ovvero l’altra combinazione di cinque carte che deve essere formata dal punto più alto di tutte. Ciò significa che se per esempio il front è formato da 9 9 9 , il middle non potrà avere doppia coppia ma almeno scala, e così a quel punto il back dovrà presentare almeno colore. Non c’è un tempo preciso per scegliere la propria formazione di carte: ci si può accordare liberamente su tre minuti, ad esempio.

Una volta che ogni giocatore ha formato le proprie combinazioni, si arriva allo showdown. Ogni giocatore confronta a coppie le proprie combinazioni con quelle di tutti i suoi avversari. Quindi il giocatore A confronterà il proprio front con quello del giocatore B, e poi faranno lo stesso con i rispettivi middle e back. Da questo confronto seguirà un punteggio, dopodiché il giocatore A farà lo stesso col giocatore C e D, finché tutti non si saranno “scontrati” con tutti, ricevendo ogni volta un punteggio che poi andrà sommato, segnato su un foglio, quindi si prosegue ad una nuova mano, con altre 13 carte distribuite a ciascuno.

Come viene calcolato il punteggio? Ci sono delle varianti, e alcune mani portano a dei bonus o penalità, vediamo quindi un esempio:

Giocatore A:
front 7 7 10 middle 9 9 4 a j back k k 8 8 10

Giocatore B:
front a 3 2 middle j j 6 2 q back 5 5 5 8 k

In questo caso, come possiamo vedere, la coppia di 7 del giocatore A vince contro l’asso carta alta del giocatore B nel front, mentre la sua coppia di 9 perde con quella di J del giocatore B nel middle e così anche la sua doppia coppia di K ed 8 contro il tris di 5 di B. Questo significa che giocatore A avrà rispetto a B un -1 (in quanto ha vinto con una combinazione ma perso con due) mentre B rispetto ad A sarà a +1 (vinte 2 e persa 1). Entrambi dovranno allo stesso modo confrontarsi con gli altri giocatori, C e D, così che alla fine della mano vengono sommati tutti i punteggi parziali che ne daranno uno complessivo.

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I giocatori decidono ad inizio partita quale valore attribuire ai punti (ad esempio, ogni punto può valere un fantaeuro) e a fine partita contare quindi le vincite e le perdite di ciascuno. E’ possibile anche differenziare il valore dei punti, se lo si desidera. Se ad esempio A e B vogliono giocare per un valore più alto solo fra loro ma di un valore più basso con gli altri possono stabilire che i punti derivanti dai loro scontri valgano ad esempio 5 fantaeuri, mentre i punti degli scontro che A e B faranno contro C e D valgano 1 fantaeuro.

Bonus e malus:
Alcune combinazioni di punti possono garantire punti extra o farne perdere di più o di meno. Eccone un riassunto:

Lo scoop: se un giocatore vince contro un altro tutte e tre le mani, riceve 3 punti di bonus, quindi avrà +6 anziché +3, mentre lo sconfitto riceverà un -6

I punti premiati: effettuare questi punti garantisce solitamente un bonus, da concordare fra i giocatori. Questi punti sono il tris nel front, il full, il poker e la scala colore nel middle o nel back

Combinazioni speciali: anche qui, di solito c’è un bonus arbitrario che però viene pagato immediatamente, senza che quel giocatore vada a formare le proprie tre combinazioni.
Le combinazioni premiate sono avere 13 carte senza nessuna figura (denominata “no people”), avere 13 carte consecutive senza alcun doppione (quindi dal 2 come carta più bassa all’asso come carta più alta, una enorme scala) avere sei coppie complessivamente, oppure tre colori o tre scale. Da notare che solo in questo caso la scala ed il colore sono considerati punti nel front.
La resa: stimando di avere delle pessime carte, è possibile arrendersi senza arrivare allo showdown. In questo caso si perdono 3 punti contro ogni giocatore (quindi la metà di quanto succederebbe in caso di scoop ma più che perdendone 2 su 3), e in questo caso chi si ritira non paga agli avversari alcun eventuale bonus
Errori nelle combinazioni: visto che i punti devono avere un ordine crescente a partire dal front, qualora un giocatore sbagli e non rispetti questa regola, paga a tutti gli avversari ancora in gioco un ammontare di 6 come se avesse subito uno scoop da tutti. Non vengono pagati quindi giocatori che eventualmente si siano arresi.

Adesso, dopo una guida tanto dettagliata, siete pronti per cimentarvi anche in questa nuova specialità! E ringraziateci di non aver scritto tutto in ideogrammi…

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