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Martin Jacobson

Martin Jacobson, il miglior campione del mondo che (quasi) nessuno ha intervistato

[imagebanner gruppo=pokerstars] Quando Martin Jacobson è uscito in trionfo dal tavolo finale del Main Event WSOP, in molti si sono detti concordi sul fatto che lo svedese sia uno dei migliori candidati possibili a portare quel pesante braccialetto al polso. Tuttavia, stupisce che ad un campione tanto “ideale” quasi nessuno si sia adoperato per mettergli un microfono davanti alla bocca.

Il Main Event è terminato mercoledì scorso, il dodici novembre: quasi una settimana, e ad oggi le uniche due interviste di cui chi scrive è a conoscenza sono tre minuti davanti alle telecamere di PokerNews.com e ben due minuti e quarantanove secondi sulla CNBC, dove uno degli “highlights” è stata la gag mal riuscita nella quale gli hanno consigliato di comprare azioni della GoPro coi suoi dieci milioni di dollari.

La linea sposata dal patron del GPI Alex Dreyfus, che ha più volte ribadito come sia necessario prendere spunto dallo sport per promuovere il poker ed allargare in questo modo la base degli appassionati, si può legittimamente condividere o meno. Tuttavia, nel caso in cui si riconoscano dei meriti ad un’impostazione di questo genere, non si capisce perché ad esempio sul sito ufficiale delle World Series Of Poker Martin Jacobson non abbia rilasciato alcun genere di dichiarazione, malgrado si sia mostrato tutt’altro che refrattario a questo genere di cose. Verrebbe da rispondersi che forse sarebbe bastato chiederglielo.

martin-jacobson-twitter-2Immaginate un ventenne che scopra il poker grazie alla diretta delle scorse World Series Of Poker, o che venga a sapere distrattamente che un suo coetaneo ha vinto dieci milioni di dollari grazie ad un gioco di carte: pensate che non voglia saperne di più su chi sia e come abbia fatto ad arrivare fin lì? 

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Certo, grazie a Google non è poi molto difficile trovare una vastità di materiale riguardante il poker a prescindere da tutto questo, e si potrebbe perfino obiettare che nelle prossime settimane e mesi Jacobson avrà tutto il tempo per rilasciare interviste, tuttavia è del tutto evidente che ad un campione del mondo di una qualsiasi disciplina sportiva sarebbe dato ben altro risalto, se non dai media generalisti sicuramente da quelli di settore.

Non sta a Jacobson fissare appuntamenti per finire ospite da David Letterman o Jimmy Fallon, né può essere lui a suggerire ai media di settore che forse, una storia interessante da raccontare in fondo in fondo ce l’ha. Utile o meno al movimento che sia, lo svedese è pronto a fare la sua parte, e forse in questo senso avrebbe meritato fin da subito qualche chance in più: come si è soliti dire di questi tempi, se non ora quando?

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