Mike Matusow è un personaggio che divide ed anche in queste World Series il suo comportamento è stato oggetto di critiche feroci, ma soprattutto ha catturato l’attenzione dei tournament director del Rio che non hanno esitato a dargli dei turni di penalità. Cosa ne pensa uno della vecchia guardia? Scotty Nguyen lo conosce bene, si sono incrociati parecchie volte ai tavoli da poker e, il player di origini vietnamite non è uno che si fa molti problemi di etichetta (diverse volte si è presentato sbronzo, anche davanti alle telecamere di ESPN).
Però anche Scotty è critico nei confronti di “The Mouth”: “ad ogni evento delle WSOP partecipano più di 500 persone e se tutti fanno la stessa cosa di Mike, allora non c’è nulla di buono per il poker. Ma Mike è così, fa parte del suo stile sfogarsi in un modo più o meno plateale. Devi imparare ad accettarlo”.
Scotti ne ha di primavere ed esperienza alle spalle: “oramai sopporto qualsiasi personaggio al tavolo. Alcuni sono tranquilli, altri imprecano e urlano. Io riesco oramai a mantenere la mia serenità, non mi dà più fastidio anche se la mancanza di rispetto non fa mai piacere. Si dovrebbe giocare con maggiore classe”.
Problemi quindi di galateo: “Rispetto ai vecchi tempi c’è maggiore mancanza di educazione. Ai vecchi tempi si portava rispetto per i players anziani. Dai ragazzi giovani c’è sempre da imparare, io sono disposto a farlo, però devo dire che è anche questione di buona educazione. Non si vestono bene e poi mangiano al tavolo come se venissero da un ghetto. Io mangio prima di giocare ed aspetto la pausa ma oramai se ne vedono di tutti i colori: toccano il cibo e poi le carte, insomma non il massimo”.