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Terry Fan: “Ero grasso e broke, rimettendomi in forma sono tornato a vincere”

È innegabile che negli ultimi anni il livello di competitività nel poker (soprattutto online) si sia alzato esponenzialmente, rendendo la vita difficile a molti professionisti che fino a qualche tempo prima riuscivano a vincere anche senza metterci impegno e dedizione. Al giorno d’oggi è necessario concentrarsi intensamente sul proprio gioco per poter competere ad alti livelli e mantenere le vincite costanti. C’è chi lo ha capito e si è adattato con umiltà al cambiamento, tornando a studiare strategie e teorie nonostante i tanti soldi incassati, e chi invece ha pensato di poter continuare a vincere indipendentemente dal field sempre più duro.

Terry Fan apparteneva a quest’ultima categoria. Dopo aver conosciuto il poker nel lontano 2005, è diventato professionista full time nel 2009. Dopo una prima ottima annata (“guadagnavo anche 5.000$-7.000$ al giorno”) Terry ha smesso di lavorare sul suo gioco, convinto che sarebbe riuscito a vincere lo stesso. Ovviamente, da quel momento la situazione è cambiata radicalmente: “Quando ho iniziato ad aver successo nel poker, ho pensato che avrei potuto fare soldi facilmente semplicemente cliccando. Non è durato più di tre anni e la realtà mi ha colpito dritto in faccia. All’epoca davo la colpa del mio fallimento alla sfortuna. Mi lamentavo, ero geloso del successo degli altri giocatori“.

Terry Fan qualche anno fa
Terry Fan qualche anno fa

Nel 2012 Fan era ormai praticamente broke, depresso e in sovrappeso. Aveva deciso che di smettere con il poker e trovarsi un lavoro normale. Tuttavia, mentre osservava una partita di NBA con protagonista Jeremy Lin (giocatore di origini cinesi che nel 2012 visse un momento di forma straordinario con i NY Knicks sfruttando le tante assenze dei giocatori titolari) ebbe una sorta di illuminazione che diede la svolta la sua vita e alla sua carriera: “Il successo di Jeremy Lin mi ispirò, mi fece letteralmente piangere. Pensai che se lui era riuscito a farcela in un ambiente come quello dell’NBA dove ci sono quasi esclusivamente afroamericani e bianchi, io ce l’avrei dovuta fare nel poker, dove il colore della pelle non è nemmeno una prerogativa”.

La prima cosa che fece per rimettersi in sesto fu provare a perdere peso. Può sembrare qualcosa di inutile ma essere professionisti del poker spesso significa anche essere professionisti della vita, un concetto che Terry Fan ha imparato dai fratelli Tommy e Nam Le, due noti poker player di Taiwan (dove i tre vivono): “Mi hanno salvato la vita, devo tutto a loro. Sono stato a casa loro per due mesi, mi hanno imposto la loro Bulletproof Diet (la stessa utilizzata da Martin Jacobson, ndr), mi hanno aiutato a migliorare il mio gioco e ad essere una persona migliore”.

Da questa esperienza Terry ha imparato soprattutto una lezione: una corretta alimentazione è fondamentale per avere successo nel poker. “Mangiate in maniera salutare, molto salutare”, ha risposto quando gli è stato chiesto un consiglio per intraprendere la strada del professionismo. “Quello che mangiamo fa una differenza enorme sulle nostre prestazioni mentali. Il nostro cervello è il muscolo che utilizziamo per essere competitivi”.

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Terry Fan nel 2016 (courtesy Pokerstars/Kenneth Lim)
Terry Fan nel 2016 (courtesy Pokerstars/Kenneth Lim)

L’altro suggerimento riguarda l’ego che tante volte impedisce agli ottimi giocatori di farcela. Terry lo sa bene, visto che in passato si focalizzava sull’invidiare gli altri e se la prendeva con la sfortuna anche quando era palese che stesse giocando malissimo. “Prendete un coach. Siamo onesti, nessuno può affidarsi solo a se stesso per avere successo. Avere una persona accanto che ti mostra i leak e ti aiuta a migliorare è fondamentale”.

Una corretta alimentazione e il coaching dei fratelli Le hanno stravolto in positivo la sua vita. Nel 2013 Terry ha perso 30kg e ha deciso di riprovarci con il poker. Da allora ha vinto più di 800.000$ nei tornei dal vivo, ottenendo anche il prestigioso titolo di Asia Player of the Year dalle World Series Of Poker. Parallelamente ha ripreso a grindare il cash game online (gioca fino al 50$-100$). La sua storia, quindi, è la dimostrazione che al giorno d’oggi, anche se il livello è più alto, è possibile continuare a vincere adottando un approccio da professionista, al tavolo ma soprattutto fuori.

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