Durante il PokerStars Players Championship, i colleghi di PokerNews.com hanno intervistato Athanasios Polychronopoulos, che ad un certo punto del torneo si è ritrovato con alla sinistra nientemeno che Ole Schemion. Non uno degli avversari più facili da affrontare, insomma.
Quale occasione migliore per spiegare come si gioca in situazioni di buio contro buio, da fuori posizione e contro un avversario molto forte e aggressivo?
Parola d’ordine: opporre resistenza
Saper giocare in situazioni di buio contro buio, afferma Polychronopoulos, è in generale una parte molto importante nella strategia dei tornei di poker live: “E quando avete un giocatore più forte seduto dopo di voi alla vostra sinistra, credo sia importante opporre resistenza”.
Il professional poker player americano, ma di chiare origini ellenice, individua due elementi per affrontare il BvB in questi casi: “Mantenere i piatti bassi e non rilanciare. Non ha molto senso farlo, bisogna fare limp sia con mani forti sia con mani deboli. Credo che semplicemente non foldare sia importante”.
Polychronopoulos entra nel dettaglio: “Il vostro avversario rilancerà comunque e prima o poi una delle vostre mani forti arriverà allo showdown, facendogli capire che quando fate call pre-flop lo fate anche con questo genere di mani. Anche se all’inizio perderete qualche chip e un po’ di equity, vi tornerà indietro più avanti nel torneo, quando i bui saranno più alti”.
Polychronopoulos e la reazione di Ole Schemion
L’intervistatrice, la bella e brava Sasha Salinger, chiede poi a Polychronopoulos con quali tipi di mano è giusto rilanciare ogni tanto, con quali invece meglio fare limp e con quali mixare un po’: “In generale devo dire che faccio limp con tutto il mio range. Posso pensare di concedere un walk con 7-2 o 8-3, ma già con 9-2 probabilmente me la gioco”.
Un approccio, questo, che Polychronopoulos ha per l’appunto utilizzato durante il PSPC contro Ole Schemion, il quale non ha potuto rimanere indifferente a lungo: “Ad un certo momento ha cominciato ad aumentare la size di raise, specialmente pre-flop. Poi mi ha chiesto se saremmo andati avanti così tutto il giorno e io gli ho risposto di sì, che non gli avrei concesso un walk”.
Una tattica certo non facile da adottare, ma che all’americano ha dato i suoi frutti: “Ha funzionato, perché sono andato bene per tutta la giornata di gioco”.
Occhio ai giocatori amatoriali
Diverso è il discorso quando alla propria sinistra non si ha un giocatore forte e aggressivo come il pro tedesco, ma magari un player amatoriale: “In situazione di buio contro buio tendo comunque a non foldare spesso, ma contro recreational player che non sfruttano a pieno il vantaggio della posizione concedo qualche piatto”.
Ecco il video dell’intervista a Polychronopoulos: