Jonathan Little, un giocatore estremamente stimato quando si parla di tornei di Texas Hold’em, in una recente intervista ha avuto modo di sottolineare un errore molto comune fra i principianti, e che invece è ben noto ai più esperti: la tendenza di giocare una mano senza immaginare fin da subito i possibili scenari futuri.
Parlando con PokerNews infatti, lo statunitense ha spiegato che a suo avviso questo succede perché molte persone non sono abituate a questo esercizio neppure nella vita di tutti i giorni, fatto che si può notare prestando attenzione anche alle situazioni più banali: “Qualche giorno fa stavo facendo una lunga coda in banca, finché ad un certo punto un signore arrivato il suo turno ha impiegato altri tre minuti per tirar fuori i suoi documenti. Avrebbe potuto farlo durante i dieci minuti che ha trascorso in coda, e invece ha preferito sprecare altre tre minuti delle vite di noi tutti“.
L’esempio è tanto semplice quanto comune, ma forse potrebbe non bastare a far capire ad un appassionato alle prime armi cosa davvero intendesse Little, che così immagina un nuovo scenario: “Se siete seduti al tavolo da poker e decidete di chiamare un rilancio preflop con 3 3 ed il flop è 9 7 2 , vi dovete rendere conto che se il vostro avversario punta e voi chiamate al turn possono succedere un sacco di cose sgradevoli per voi.
E’ infatti abbastanza probabile che possa cadere un’overcard, così come è lecito aspettarsi una nuova puntata, ed a meno che il vostro avversario non decida di check/foldare per voi sarà piuttosto complicato vincere questo piatto. E’ per questo che dovete pensare al futuro, a quello che succederà in seguito nella mano. Anche se la vostra coppia potrebbe essere la mano migliore al flop, questo non significa che lo sarà fino al river o che riuscirete ad arrivare allo showdown“.
Un piccolo consiglio di base, certo, ma non si raggiungono risultati importanti nel tempo ignorando quello che da molti è considerato un mero ABC.