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K-J: una starting hand pericolosa

Le starting-hands con due figure non sono sempre necessariamente buone da giocare, e questo i principianti spesso non lo sanno. Di questo gruppo fa parte anche K-J che, anche se a prima vista può risultare una mano alquanto affascinante, in realtà ha tutto il potenziale per mettervi seriamente nei guai.

Diciamo subito che K-J contro un’altra mano random parte in vantaggio al 60% circa, tuttavia e così come anche per A-Q, il problema sta più che altro nel fatto che tale combinazione di carte si troverà significativamente dietro contro quelle che i giocatori amano più spesso giocare. Prendiamo, ad esempio, le mani che dominano K-J come A-K, A-J, K-Q: tutte e tre partono in vantaggio di un buon 73%. Se consideriamo poi quelle che invece vengono dominate come K-10, Q-J, Q-10 e i K-x e Q-x più bassi, pochissimi giocatori si spingeranno con esse fino allo showdown. Ciò significa che quelle volte che ciò capiterà, probabilmente vi aggiudicherete dei piatti abbastanza piccoli. Infine, come ultima analisi, confrontando questa mano con le monster AA e KK, scopriamo purtroppo che contro i cowboys siete letteralmente spacciati, mentre contro i rockets partite al 14% circa.

Vediamo ora le possibili situazioni in cui potete incappare al flop. I board migliori in senso assoluto saranno sicuramente K-K-J e K-J-J per il full-house, ma queste sono ipotesi piuttosto al limite. Immaginiamo più concretamente che tra le prime community cards arrivino invece un Asso o una Q e che il piatto sia anche stato rilanciato pre-flop: beh, in quei casi non c’è troppo da stare allegri. Certo, potrebbero presentarsi anche texture del tipo A-Q-10 o Q-10-9 per la vostra scala, ma nel caso il turn o il river dovesse accoppiare il board ci potrebbe essere anche la possibilità che qualcuno abbia chiuso un full-house. Infine, neanche flop come K-x-x e J-x-x rendono le vostre carte meno vulnerabili.

Se poi vi trovate a partecipare ad un tavolo piuttosto loose, dove in molti amano giocare tutti i tipi di assi  senza preoccuparsi troppo se siano suited e di quale kicker l’accompagni, allora dovete sapere che anche contro il più debole A-2offsuit partirete al 43%, che sta a significare che per ogni 2 volte che migliorerete la vostra mano il loose-maniac ne vincerà 3, e questa non è certamente una buona notizia per un discorso di profitto nel lungo termine.

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A differenza di AQ, comunque, la maggior parte delle persone non gioca K-J in maniera tanto forte. La tendenza è più a limpare. Ma anche se questo aspetto sembra poter limitare le possibilità di fare danno, in realtà permetterà a giocatori loose di entrare nel piatto con qualsiasi mano, aumentando di molto le possibilità che i vostri K-J possano essere craccati. Se decidete invece di open-raisare, allora vi esporrete all’attacco delle altre legittime raising hands. E talvolta, piuttosto che una 3-bet riceverete un semplice call, nella credenza che voi abbiate un mano più forte. Immaginate quanto potete perdere se qualcuno ha flat-callato con K-Q e un K scende sul flop.

In conclusione, K-J può rivelarsi una buona mano soprattutto nei tavoli short-handed. In quelli full-ring, invece, potrebbe farvi perdere parecchio, quindi se decidete di volerla giocare ugualmente fatelo almeno da late position e con buone odds, ossia quando ci sono stati parecchi limp prima del vostro turno. Se poi al flop non beccate niente di davvero forte e c’è anche una certa action da parte degli altri giocatori, buttatela pure via senza rimorsi e mettetevi in attesa di un’occasione migliore.

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