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La paura nei sit’n’go (2° parte)

La paura nei sit’n’go ed i consigli in merito dell’utente Raizin_Azian del forum di TwoPlusTwo. Continuiamo con la traduzione della seconda parte del suo intervento.

“Saper pushare in buoni spot è l’aspetto che separa i vincitori da quelli che non hanno risultati abbastanza buoni nei sit’n’go. Non solo collezionerete immediatamente chips ed equity, ma sarete in grado sia di perfezionare la vostra abilità nel rimanere dentro un torneo se alcuni showdown non vanno bene e sia di crearvi la possibilità di costruire uno stack funzionale nei livelli con bui più alti.

Chiamare correttamente è forse l’aspetto più duro con cui i giocatori di sit’n’go devono familiarizzare. Personalmente, appena mi sono messo a studiare con SNG Wizard ho scoperto un sacco di spot dove foldavo (specialmente contro gli shove da cutoff, bottone e small blind) ma che invece erano dei call decisamente ad EV positivo individuando correttamente i probabili pushing-range degli avversari. Ecco, il lavoro che va fatto è proprio quello di determinare al meglio questi range.

Onestamente, capisco che non è facile prendere l’abitudine di callare uno shove con K8s, QTo oppure 98 suited anche quando si sa che è molto EV+ farlo. Molti hanno paura d’incappare nel top range dell’altro, di finire eliminati e di fare la figura degli stupidi a chiamare per 7 bb con QT offsuit quando l’altro ha QQ, anche se il loro call era corretto visto che Villain poteva fare la stessa mossa anche con 52o. Un problema che avevo io all’inizio e che mi arrabbiavo parecchio quando facevo un buon call contro uno shove wide e quei 52 dell’altro superavano i miei A7. Il pensiero che potesse accadere di nuovo quasi mi terrorizzava.

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E invece basta. Smettetela di avere questa paura ed abbiate fiducia nelle vostre decisione. Questo è tutto quello che potete fare. Se sapete che l’opponent vi sta pushando con un range molto ampio, trovatevi il relativo calling-range a EV positivo. Meglio ancora, occasionalmente chiamate anche più wide: non solo infatti questa azione renderà negativo l’EV del push dell’altro ma qualche spite call gli rimarrà in mente per le prossime migliaia di partite. Ed allora ci penserà due volte prima di pusharvi ancora missando a sua volta degli spot EV+. Instillare la paura negli avversari non è mai una cattiva cosa.” (continua)

Per saperne di più

La paura nei sit’n’go – parte prima

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