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Phil Hellmuth e l’arte dell’heads-up

Un testa a testa contro Men “The Master” Nguyen ad un torneo heads-up del 2005, questo l’argomento principale dell’analisi di Phil Hellmuth per la sua rubrica “La mano della settimana”.

“In questo nuovo appuntamento, voglio raccontarvi dell’NBC National Heads-up Poker Championship la cui edizione 2011 ha visto il successo di Erik Seidel. Per chi non lo sapesse, si tratta di un torneo da 25.000 dollari di buy-in ad eliminazione diretta. Praticamente, tutti i migliori professionisti al mondo vi partecipano e solitamente nel field compaiono anche le celebreties di Hollywood che amano cimentarsi col Texas Hold’em.

Nella specialità dell’heads-up, l’abilità nel saper leggere l’avversario è d’importanza vitale. Nello stesso torneo del 2005, al primo round, mi sono ritrovato a dover affrontare il leggendario Men “The Master” Nguyen, un veterano del poker che in carriera ha vinto cinque braccialetti delle World Series of Poker ed è stato più volte nominato come Player of the Year. Tuttavia, almeno secondo i ragazzi della nuova generazione di Pro che c’erano al torneo, quella partita l’avrei dovuta vincere facilmente, anche se io pensavo che lo scontro sarebbe stato duro.

La mia strategia era di giocare straightforward: avrei lasciato che Men dettasse il ritmo del gioco e poi avrei cercato di approfittare di ogni sua apparente debolezza. Se decideva di giocare aggressivo, rilanciando in molti piatti, l’avrei lasciato sfogare rispondendogli soltanto quando avevo qualcosa di forte. Se invece optava per un’azione fatta di parecchi fold, avrei aumentato la mia frequenza di bluff.

Dopo diversi scontri in favore sia dell’uno e sia dell’altro, arriva questa mano interessante in cui ho 7 6 e lui 5 5 . Limpo pre-flop e Men fa check per un board con 9 8 4 . Entrambi checkiamo e sul turn arriva un 5 che mi dà un’ottima scala contro il suo set. Decido di puntare 800 in un piatto da 1.600 e lui incredibilmente fa solo call. Il river porta un 2 e Nguyen checka di nuovo mentre io faccio 2.500 sul pot da 3.200. Lui ci pensa un po’ e alla fine chiama soltanto.

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Devo complimentarmi con The Master per aver perso il minimo in questa mano. Nessun altro giocatore al mondo avrebbe mostrato una tale disciplina non rilanciando con tris di cinque. Ben giocata, Men!

Nella mano decisiva del nostro match, Nguyen raisa fino a 6.000 con a 6 ed io lo metto all-in per gli 8.000 che gli restavano con a q . Il board è 5 5 4 8 10 e passo al turno successivo. Alla fine, sconfiggo anche Chris “Jesus” Ferguson e mi aggiudico il torneo per un premio da 500.000 dollari!”

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