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Quando e perche’ fare re-raise

La ragione principale di un reraise è quella di trarre il massimo profitto da una mano “bomba” (idealmente AA).
Se si cerca di gonfiare il più possibile il piatto con un reraise consistente, non si deve rilanciare del doppio, ma almeno quattro volte il primo rilancio del vostro avversario, perché altrimenti gli darete l’opportunità di seguirvi e magari superarvi al flop, fornendogli però un’informazione utile sulla forza della vostra mano.
Di certo ci sono un paio d’inconvenienti nel reraise in questa situazione.
La prima è che semplicemente passino tutti e la seconda è che incitiate il vostro avversario alla prudenza: lui sa che avete qualcosa di molto forte in mano e se non gli cala qualcosa di meglio di una coppia alta al flop, sicuramente mollerà il colpo.

Potete utilizzare il reraise quando il vostro avversario è in una posizione debole e avete identificato ciò che viene comunemente definito il “pollo”. Se avete posizione su di lui e quest’ultimo rilancia di tre volte il grande buio, questa è una ottima occasione per fare reraise con una coppia (88 o più, oppure AJ che è meglio di quello che lui potrebbe avere), lui ovviamente da pollo vi seguirà, bisogna però stare attenti ad essere solo in due in questa mano.

Anche fuori posizione, si può vincere con un reraise, soprattutto con un giocatore che ritenete solido. Se avete AQ di grande buio e lui fa un rilancio di tre volte il big blind, fare un reraise di almeno quattro volte il suo rilancio è una buona soluzione.
Si riuscirebbe a fargli mollare il piatto pur avendo in mano qualcosa di non eccezionale. Ma attenzione se chiama, ci vuole tanta prudenza.

Se avete al tavolo un giocatore short stack (fino a 40 volte il grande buio) e avete una coppia media oppure AQ, è spesso redditizio fare reraise mettendolo All in.
Tanti chiamano con qualsiasi cosa quando sono short.

Si potrebbe anche fare lo « Squeeze Play » che però è meno efficace nel gioco cash che nel torneo.

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Per effettuare uno squeeze play, bisogna essere nella seguente situazione: un giocatore rilancia e uno o più giocatori lo seguono prima del vostro turno. Chi segue semplicemente il rilancio con altri giocatori che devono parlare dopo di sè tradisce una certa debolezza; probabilmente non ha più di JJ oppure una mano speculativa come KQ,A6s, 56s e cerca di vedere un flop non troppo caro. Queste mani non possono stare dietro ad un alto rilancio. Con il vostro reraise gli avversari vi mettono su una coppia alta. Attenzione, il reraise dello squeeze play deve essere relativamente sostanzioso, si tratta di scoraggiare i giocatori che seguono anche se il primo che ha rilanciato probabilmente vi seguirà.

Fare reraise serve soprattutto a ridurre il numero di giocatori al flop: infatti certe mani si giocano molto male quando ci sono più avversari, soprattutto fuori posizione. Si tratta delle coppie medie come 99 o JJ, che raramente vincono uno showdown con 2 o 3 avversari con una overcard sul flop. Bisogna giocare il flop a due per diminuire il rischio. In più, si potrebbe di certo vincer il piatto con una semplice continuation bet laddove non si aveva il coraggio di fare un grosso rilancio.
Per esempio: fate un rilancio in posizione di grande buio con 10-10, cala il flop: K-J-3 di semi diversi. Se aveste solo chiamato, vi sarebbe stato impossibile rilanciare con un simile flop con altri due giocatori nella mano. Ma se avete fatto reraise, la situazione è diversa. Il vostro avversario può pensare che abbiate in mano AK o AA oppure KK, e se è un po’ sveglio passa con QJ oppure AJ che normalmente vi batterebbe.
Se siete in posizione e deep stack e state giocando contro un avversario solido, potete trarre profitto con un reraise di una mano speculativa. Per esempio: avete da 100 a 300BB e il vostro avversario ha lo stesso numero di chips. Mettiamo che lui rilanci di 3BB utg+1 e voi con JTs al bottone fate un reraise fino a 9BB. In realtà la vostra mano offre svariate possibilità e merita almeno un call, ma il vantaggio di fare un reraise è l’iniziativa della mano mettendo il vostro avversario sulla difensiva.
Se non vincete la mano subito (il che è possibile se giocate contro un giocatore tight) è molto probabile che l’avversario vi chiami preflop e faccia check dopo il flop, comunque con l’intenzione di farvi un check raise se prende qualcosa, dandovi la possibilità di una o più carte gratis. Se fate reraise prima del flop, lui essendo tight crederà che abbiate una coppia alta. Se calano AK8, e lui fa check e voi lo stesso, lui s’insospettirà e penserà ad un possibile tris d’Assi o di Re, e questo potrebbe portarlo a passare al turn o al river con AQ o A10.
L’aspetto deep stack è di primaria importanza.
È importante fare reraise per riprendere l’iniziativa dell’aggressione, e questo è utile soprattutto fuori posizione. Per esempio, vi trovate davanti ad un giocatore abbastanza loose ma relativamente standard dopo il flop. Non fate reraise, il vostro avversario rilancia di 3BB al bottone, voi lo seguite con 77. Il flop cala K82, voi fate check e l’avversario punta il piatto, a questo punto siete obbligati a passare. Se aveste fatto reraise di 8BB con per esempio 77 e l’avversario vi avesse seguiti, calava il flop K82, voi avreste puntato i 2/3 del piatto e lui sicuramente avrebbe passato. Cosa poteva avere? Forse un T-T oppure 7-8 e allora è giusto che si creda battuto, sicuramente passerà le mani che voi battereste evitando di farvi foldare la mano migliore. Questo può farvi vincere molti piatti contro avversari loose. Notate che in questo caso il reraise non è necessariamente enorme. Se vincete il piatto prima del flop tanto di guadagnato, ma bisogna tenersi questo reraise per giocatori che potete manipolare dopo il flop.
Il reraise serve soprattutto per ottenere informazioni vitali. Se avete QQ e 100BB ed un giocatore tight rilancia di 4BB, e voi rilanciate di 14BB, se lui fa All in voi dovete passare perché probabilmente ha AA o KK. Ovviamente un giocatore un po’ fine vi seguirà lasciandovi l’iniziativa per poi farvi reraise al flop, ma questo è lo svantaggio di giocare in modo aggressivo. Questo reraise è particolarmente utile con AK, QQ e JJ
Il reraise serve anche per dare un’immagine di se. Se lo fate spesso, gli altri vi troveranno pericolosi e fastidiosi. Il giocatore medio vuole vedere molti flop e possibilmente non troppo cari. Aggredendolo costantemente lo metterete sotto stress portandolo ad un errore, vale a dire un All in; in quel caso voi potrete passare le mani marginali e seguire i vostri mostri.
Spesso tutte queste opportunità di reraise sono combinate; bisogna infatti stare attenti a non fare reraise con mani come KQ o AJ tranne in circostanze eccezionali, potrete essere chiamati, dominati e messi All in.

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