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Strategia cash game: come battere i micro stakes (4)

Dopo l’approfondita analisi della value bet, continuiamo con la traduzione della guida al cash game dell’utente MonkE di TwoPlusTwo, introducendo il concetto di bluff ai micro stakes.

“Cos’è dunque un bluff? Si tratta essenzialmente di una puntata che indurrà al fold un numero sufficiente di mani migliori della nostra tale da rendere la gioca a EV positivo. Ai micro stakes non è consigliabile bluffare “thin”.

Voglio dire: non è il caso di bluffare soltanto perché pensate che l’altro sarebbe un donk se in quel particolare spot non foldasse la sua top pair con top kicker. Parecchi non sanno neanche dove si trova il tasto ‘fold’, più che altro perché non sono capaci di comprendere che anche voi state rappresentando una mano forte. Loro pensano soltanto che hanno una coppia e che va bene arrivare allo showdown. In generale, comunque, gli spot buoni per bluffare saranno riconoscibili all’istante.

Facciamo un esempio. Diciamo che avete 9 8 su un board k 10 7 e che siete in posizione: villain c-betta e voi chiamate. Sul turn arriva un’altra carta a picche e l’oppo si blocca nell’azione. Ecco, questa potrebbe essere una buona occasione per bluffare! Villain potrebbe decidere di foldare top pair, doppia coppia, una second pair e un draw a scala migliore del vostro tipo con QJ. Potrebbe essere addirittura tanto weak da passare anche un set (i player dei micro stakes non amano particolamente questi tipi di board). Inoltre, potrebbe avere anche air, quindi un bluff in queste condizioni potrebbe far foldare abbastanza mani migliori da rendere la mossa profittevole (specialmente se conosciamo le sue tendenze weak-tight).

Prima che puntiate dovreste comunque chiedervi: sto valuebettando oppure bluffando? Se annaspate a questi livelli probabilmente spesso non saprete neanche rispondere. Magari vi limitate a pensare di dover continuare a puntare perchè non farlo è weak e anche perchè siete convinti che il fish di turno continuerà a chiamarvi con qualsiasi cosa abbia centrato sul board. Bene, questo è uno dei motivi per cui non vincete ai micro stakes: come giocatori principianti dovreste sempre sapere se state bluffando o realizzando una value bet.

Pertanto, quand’è che potete bluffare? SOLTANTO quando villain ha un range composto da mani più forti di quella vostra. Quindi, prima di effettuare una simile giocata dovreste:

  • Sapere che villain ha davvero spesso una mano migliore della vostra
  • Sapere che il board e la vostra azione lo convinceranno che il vostro range > della sua mano.
  • Sapere quali mani migliori nel suo range volete fargli foldare.

Tuttavia, se siete dei novellini e fate un po’ pena nel leggere la mano, potrete far ciò solamente quando villain dimostra completa debolezza e voi avete aria pura. Nella maggior parte degli altri casi, infatti, l’oppo mostrerà un po’ di debolezza oppure lancerà segnali contrastanti (tipo checkraisare il flop per poi checkare turn) e voi avete una mano che è un po’ meglio di air ma abbastanza peggio del nuts.

In questi casi è forse preferibile fare check per arrivare allo showdown investendo il minimo. Si chiama showdown value, e più avanti nella guida scoprirete perché deve diventare il vostro miglior amico. Se un bluff è realizzato per far foldare mani migliori ne consegue che ai micro non dovrete praticamente mai provarci nei grossi piatti. Perché dico questo? Innanzitutto perchè c’è già parecchio denaro nel pot, e se l’altro ha mostrato di non aver alcuna intenzione di foldare vuol dire che pensa che la sua mano sia forte.

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Ciò significa che il suo range è probabilmente composto più di mani per il nut che non di air o roba marginale. Inoltre, ci sono anche le pot odds da considerare: maggiore è il piatto e meno paurà farà una puntata grossa, poiché villain ha grandi pot odds e quasi nessuna reverse implied odds visto che il vostro stack è già parzialmente o per gran parte investito nel pot. Non vi restano altre armi da usare.

I piatti dove potreste bluffare sono invece quelli piccoli. Villain sarà certamente più propenso a passare la mano in queste situazioni. Immaginate che il vostra stack sia l’arma e che il piatto sia uno scudo: se avete molto denaro dietro e il piatto è piccolo, la vostra arma apparirà più minacciosa rispetto allo scudo. Viceversa, quando lo scudo è enorme, la vostra arma non farà alcuna particolare impressione.”

Per saperne di più:

Strategia cash game: come battere i micro stakes – prima parte

Stratega cash game: come battere i micro stakes – seconda parte

Strategia cash game: come battere i micro stakes – terza parte

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