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Roberto PokerFormula Bonaldo

Intervista a Roberto “PokerFormula” Bonaldo: la scalata agli Spin e quel moltiplicatore x 1.000

Abbiamo raggiunto Roberto “PokerFormula” Bonaldo che sta bruciando le tappe alle prese con la sua personalissima scalata agli Spin, tra impegni familiari, lavoro e quella che è diventata più di una passione.

PokerFormula tra famiglia e lavoro

Mi piacerebbe cominciare, come faccio quasi sempre con chi concede un’intervista ad Assopoker, con una domanda a “schema libero”, come si faceva a scuola nelle interrogazioni importanti. Facci conoscere qualcosa di te, per presentarti ai lettori del nostro portale

“Ciao Andrea, ti ringrazio per il tempo e lo spazio che Assopoker mi sta concedendo. 

Mi chiamo Roberto “PokerFormula” Bonaldo e vivo da sempre in provincia di Varese dove sono nato nel 1972.

Sono sposato con mia moglie Monica da oltre vent’anni e ho due figli, Samuele e Arianna di 19 e 16 anni.

Un lavoro d’ufficio mi permette di sostenere la famiglia: sveglia alle 6.00, un paio d’ore al giorno da pendolare, nove ore di routine di scartoffie e si torna a casa per l’ora di cena … finalmente libero di dedicarmi a quella che è diventata più di una semplice passione … il poker.

Ho iniziato a giocare a poker on-line nel 2008 e ai tempi facevo per lo più Sit&Go.

Dopo aver iniziato con i classici sit da 9, avevo trovato una versione che più si adattava al mio stile tight: tavolo da 6, i primi 3 raddoppiavano il buy-in (al netto della fee) … DOUBLE UP, facile.

Partenza da autodidatta

Partito dai 5 euro, ero arrivato fino ai 20 senza coach né supporto “professionale”; tutto da autodidatta cercando di applicare in game quello che leggevo su internet e sui libri che ero riuscito a trovare.

Nel 2012, causa trasferimento con nuove mansioni di lavoro, ho dovuto staccare la spina.

Non ero più in grado di focalizzare la mia attenzione sul poker che, seppur in pochi anni, era profondamente cambiato dai “miei” inizi. Ci voleva qualcosa di più e, in quel periodo, non sapevo cosa cercare né dove cercarlo … ho preferito mettere le chips in una scatola e chiudere lì questa esperienza.

Mi è sembrato di capire che gli impegni che fanno capo alla tua attività da giocatore necessitino un piccolo grande spazio da lasciare alle cose importanti della vita come famiglia e lavoro. 

“E’ come dici, Andrea.

Il lavoro occupa buona parte della giornata e non può essere diversamente visto che è ciò che mi permette di mantenere un decoroso tenore di vita per me e la mia famiglia.

E’ sicuramente impegnativo trovare il tempo per grindare, per seguire le lezioni, per studiare e analizzare il gioco, però sono una persona ostinata e quando inizio un progetto non mi tiro indietro a metà strada.

Il tempo in una giornata, purtroppo, non basta mai e qualcosa va sacrificato … ecco, in questo senso, devo ringraziare la mia famiglia che non mi fa pesare il tempo che dedico al poker la sera e nei week-end”.

Galeotto fu Assopoker, PokerFormula prende vita

Hai vissuto la parte iniziale dell’approdo del poker di stampo .it sulle nostre vite, per poi abbandonarlo e ritrovarlo sette anni dopo, nel 2019, quando trovasti un pezzo sull’impresa di Dario Sammartino alle WSOP ed è tornata la folgorazione! Ci racconti tutto quanto? 

“Certamente, è un aneddoto che ricordo volentieri perché da lì è iniziato tutto.

Era l’estate del 2019 (sette anni dopo aver riposto le chips nella famosa scatola!) ed ero in vacanza in Spagna con la mia famiglia; sfogliando annoiato le pagine web ho trovato, per caso, un articolo di Assopoker (credo fosse anche un tuo articolo!) che parlava del tavolo finale del main event delle WSOP 2019. Rimasi folgorato dall’impresa di un italiano (sì, proprio un italiano!) al torneo di Holdem più importante del mondo.

Ho continuato a seguire su Assopoker le vicende di Dario Sammartino per i giorni successivi e, senza sapere come, mi sono trovato casualmente su alcuni tuoi articoli che parlavano di Spin&Go (disciplina che non esisteva nemmeno quando ho iniziato a giocare).

In uno di questi veniva citata la scuola di PokerMagia che offriva staking e coaching gratuiti per gli Spin … non potevo immaginarlo ma in quel preciso momento è scattato qualcosa dentro di me e la fiammella si è riaccesa (evidentemente, non si era spenta del tutto!): seguendo il banner sono arrivato al sito di PokerMagia e, da lì, ho compilato il form lasciando i miei dati; dopo pochissimo mi è arrivata la prima mail di Valentina con le istruzioni per iniziare l’Academy (con Alessandra, sarebbe diventata la mia prima coach in PM!) … e così che è iniziata la mia fantastica esperienza con PokerMagia!”

Lo spartiacque tra Spin e Sit&Go

La differenza sostanziale tre le due “ere” fa capo al fatto che prima giocavi i Sit&Go e poi ti sei approcciato agli Spin. Pensi che ci siano delle differenze importanti tra le due specialità, oppure hai trovato dei punti in comune?

“Dici bene … sono veramente due “ere” a confronto.

Arrivavo dai Sit&Go dove l’approccio era molto più tight, soprattutto nella fase iniziale.

Gli Spin sono adrenalina pura … non c’è tempo per aspettare le carte, devi giocare una strategia e questa cosa mi ha affascinato immediatamente.

Non è stato facile entrare nel mood giusto, ci è voluto un po’ … gli scoppi sono parte integrante del gioco e devi farci presto l’abitudine altrimenti rischi di impazzire.

In questo senso, infatti, il mindset è l’attitudine più importante negli Spin e i coach lo dicono sempre: il mindset è l’80/85% del successo, il (poco) resto sono strategie e skill”.

Coaching importante

PokerFormula
PokerFormula

Come sei arrivato a chiudere il tuo accordo con PokerMagia e soprattutto per quale motivo? Sentivi la necessità di approfondire il tuo gioco?

“Dopo essere entrato in contatto con PM tramite il link di Assopoker è iniziato il mio percorso in Academy e ho passato la selezione delle coach Valentina e Alessandra (che saluto e ringrazio).

A novembre dello scorso anno, sono entrato ufficialmente nella Scuola di PokerMagia. 

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Posso dire che nella Scuola di PM ho trovato (e sto trovando ancora oggi) quello che cercavo già nel 2012: qualcuno che ti segue senza un secondo fine.

Coach preparati e disponibili a supportarti anche nei momenti di sconforto (mindset!) e sempre presenti per correggere leak o per adeguare le strategie al field degli avversari (cito e ringrazio Francesco e Federico, coach dei 5€)”.

Quali sono i traguardi che pensi ti abbiano soddisfatto maggiormente, quelli da “One Shot” o il tuo costante e progressivo miglioramento ?

“Ho sempre dato più importanza alla qualità piuttosto che alla quantità e il percorso di crescita in PokerMagia ne è la prova …

Dopo sette anni di stop, sono ripartito da zero giocando una disciplina molto particolare, ho fatto l’Academy e ora sono nella Scuola con l’obiettivo di salire di livello.

PokerFormula: ripartito da zero

Sicuramente vincere lo Spin con il moltiplicatore massimo mi ha dato una carica eccezionale, ma la consapevolezza di esprimere oggi un gioco migliore di un anno fa, mi dà molta più soddisfazione personale perché ho preso coscienza che il percorso fatto è servito veramente a migliorarmi”.

A quale livello sei riuscito ad arrivare e cosa giochi in questo momento della tua vita?

“E’ passato quasi un anno da quando ho startato ai 5 euro e da poco più di un mese ho iniziato a seguire le lezioni del livello superiore.

L’impegno è massimo per riuscire ad arrivare all’ambito level-up entro la fine di quest’anno nonostante i miei volumi di gioco siano condizionati dal (relativamente poco) tempo che posso dedicare al poker (la massa è, infatti, fondamentale per ridurre la varianza altissima degli Spin).

Al momento gioco solo Spin e non credo andrò a cercare fortuna con altre discipline; credo che gli Spin siano un mondo a sé che richiede il massimo focus di concentrazione”.

Gratificazioni e impegno

Qual è il risultato più importante che hai raggiunto da quando hai ripreso a giocare?

“Se valuto l’esperienza dal punto di vista qualitativo, ti rispondo dicendo che il miglioramento nel gioco e la consapevolezza di riuscire ad imporlo ai 5€ sono il risultato che più mi soddisfa, al momento.

Poi, Andrea, non posso bluffare, e ti dico che la soddisfazione di aver pescato e vinto il moltiplicatore massimo (x1000 su iPoker) resterà una delle sensazioni più gratificanti provate finora con questo “giochino”. 

Dopo 7000 partite, nelle quali avevo preso al massimo dei x25 (5 o 6, peraltro, e non di più), mi sono trovato davanti questo “€5000” e quasi non ci credevo nemmeno.

Partita strana contro due occasionali mai incontrati, gioco abbastanza chiuso.

Elimino lo short con  6 6  vs a 5   e inizio l’heads up in vantaggio (16bb a 9bb).

Dopo qualche mano a vuoto sembra tutto girato a favore del mio avversario ma, da una mano j 5  vs 9 a , la partita si capovolge; primo match point annullato k 6 vs 3 3 , non il secondo a 6 vs 6 j

BOOM! … ho iniziato a saltare in giro per la casa urlando come Tardelli in quella mitica finale dell’82 (mia figlia mi ha anche ripreso in un video e so che lo userà per tormentarmi nei prossimi mesi)!”

Grazie Roberto e in bocca al lupo per il tuo futuro dentro e fuori dal tavolo.

 

"C'è chi pensa che sia impossibile prendere parte a tutti i tavoli finali dei tornei a cui si partecipa. Questo è vero per tutti. Tranne per chi li racconta".
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