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Justin Smith, condannato e felice a New York

Justin Smith è stato condannato a New York, nell’ambito dell’inchiesta giudiziaria che intrecciava mafia russa, scommesse sportive e partite di poker illegali: una miscela esplosiva che lo statunitense ha saputo disinnescare.

Trovandosi infatti in una situazione estremamente delicata, “BoostedJ” aveva cominciato da subito a collaborare con le autorità, ammettendo le proprie responsabilità e accettando di pagare anche una pesante multa da mezzo milione di dollari.

Originariamente sulla sua testa prendevano tre diversi capi d’imputazione, ma alla fine il solo in cui è stato riconosciuto colpevole è quello di aver partecipato ad un business che si basava su scommesse sportive illegali. In sostanza -come riportato da Flushdraw.net – Smith aveva creato più conti gioco su bookmaker come HMS Sport e PinnacleSports, movimentando somme ingenti e piazzando scommesse per conto di Illya Trincher ed Hillel Nehmad, che sarebbero stati a capo dell’organizzazione.

La posizione di Justin – se paragonata a quella delle 34 persone coinvolte – era fra le meno pesanti, e questo unito ai suoi sforzi per alleggerirla ulteriormente ha fatto sì che sia riuscito ad evitare la prigione.

E’ stato infatti condannato a due anni, ma la pena è stata sospesa: nonostante questo, dovrà comunque scontare tre mesi di arresti domiciliari sequiti da 200 ore di lavori socialmente utili, che si crede verranno scontate nell’area di Los Angeles dove risiede.

Infine, è stato sottoposto al test del DNA e gli sarà proibito di detenere armi da fuoco: per come si erano messe le cose poteva senz’altro andargli peggio, e certamente sarebbe accaduto se non avesse potuto contare su 500.000 $ nel cassetto del comodino…

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