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Luca Fiorini: ‘Middleton? Lo stavo dominando, poi il deal…’

Fino a pochi giorni fa ci ha tenuti incollati al video, ultimo italiano in ordine di tempo ad andare vicinissimo alla conquista della picca EPT. Ora Luca Fiorini è tornato a Roma, e a qualche giorno di distanza dal final table di Barcellona lo abbiamo cercato, per farvelo conoscere meglio ma anche per capire come ci si sente all’indomani di un’impresa del genere.

Ciao Luca e complimenti! Sei tornato con più soddisfazione per i 1230 che ti sei lasciato dietro o più amarezza per i 3 che ti hanno preceduto?Grazie, ciao a te e agli amici di Assopoker. Non saprei, però posso dirti che l’amarezza per quei tre che non sono riuscito a metter dietro è davvero tanta.

Luca FioriniDì la verità: sei rimasto più male per la picca sfuggita o per i 280mila euro sfumati in pochi minuti con il no dell’inglese al deal?Io del “no deal” ero quasi contento perchè, in tutta franchezza, in quel momento pensavo a tutto tranne che al deal. Non vorrei sembrare presuntuoso, ma l’obiettivo per me era soltanto uno: giocare per la picca, il sogno che ho da quando ho iniziato a giocare a poker.Però quella discussione è stata davvero lunga e laboriosa. Ce la racconti? Possibile ti abbia influenzato in negativo?Luca Fiorini, qui al WPT Venezia 2011 dove giunse 6°Era stato richiesto un deal dal danese e dal finlandese. Quindi Middleton passa la palla al chipleader, che in quel momento ero io. Gli rispondo “ok, parliamone alla fine del livello”, visto che mancavano cinque minuti. Quindi, arrivato il momento, fanno i conti in base al chipcount e lasciano fuori 200k da spalmare ai primi 3. A quel punto Middleton chiede più soldi per “meriti sportivi”. Io all’ inizio mi ero un po’ infastidito, ma poi ho anche accettato (sarebbero stati 600.000€ sicuri per Luca, ndr). Allora lui dice di voler parlare col suo team e dopo mezzora si ripresenta dicendo “No deal!”.Se la lunga pausa mi ha influenzato? Sicuramente, perchè mi ha deconcentrato e ho perso un po’ di lucidità.Cosa ti rimane – tecnicamente e umanamente – da questo grande torneo che hai disputato?Un ricordo fantastico! Ho passato una settimana indimenticabile, ma soprattutto sono più consapevole dei miei mezzi, è aumentata l’autostima (pokeristicamente parlando) e credo di aver dimostrato di poter giocare alla pari contro i top player.A bruciapelo…secondo te ha vinto il migliore?Mah, ti dico solo che Middleton sarebbe dovuto uscire già al day5 in un paio di occasioni, Kurko ha sculato l’impossibile. Io l’unica circostanza un po’ fortunata l’ho avuta in un coinflip contro uno short (AK lui 99 io) quando faccio colore runner runner e lo elimino. Poi non ricordo altro, solo colpi ben giocati negli spot giusti. Al final table Middleton lo stavo dominando, prima di quella lunga pausa. Peccato.Il migliore e il peggiore momento che hai vissuto, eliminazione a parte.Il lituano Alekberovas, il giocatore che più ha impressionato Luca all'EPTIl peggior momento del torneo l’ho vissuto al day2: avevo iniziato la giornata con un buono stack (106k) ed ero partito bene, ma ho avuto un paio di colpi sfortunati e soprattutto un giocatore che mi ha fatto molto soffrire. Si chiama Anaras Alekberovas, è lituano ed è stato il miglior player che abbia incontrato fino ad oggi ai tavoli, davvero un gran giocatore.Il momento migliore è stato invece al termine del day5, quando dopo 13 estenuanti ore è scoppiata la bolla del final table…Dopo la tua impresa, tanti vorrebbero sapere un po’ di più di Luca Fiorini. Cosa fai nella vita e cosa rappresenta il poker per te?Fino a 4 anni fa avevo tre agenzie immobiliari, affiliate ad una nota rete in franchising. Poi ho ceduto per motivi personali e perchè avevo deciso di prendermi un anno sabbatico dopo tanti anni passati a crescer personale, formarlo e gestirlo. Giocavo già a poker, ma da quel momento ho iniziato a farlo seriamente su Pokerstars.it sin dal primo giorno. Con l’arrivo dei risultati e delle vincite ho cominciato a credere di poter diventare un PRO e il poker sportivo è diventata la mia passioneLive sei un regular abbastanza assiduo nel circuito italiano. Come valuti l’attuale tendenza ad abbassare i buy-in e cercare formule alternative (re-entry, accumulator, stack choice etc)?Chiaramente più è alto il buy-in, più duro è il field, però capisco che in tempi come quelli che viviamo oggi la formula accumulator possa essere di aiuto a chi non può permettersi di pagare 2-3mila euro per un torneo. Io stesso, se non avessi vinto il ticket online su PokerStars.it il 27 agosto, sicuramente non sarei partito.Dopo questo risultato pensi di giocare più tappe EPT o hai già in mente su come destinare una vincita importante come la tua?Ho intenzione di comprare una casa, visto che pago ancora l’affitto. Poi sto riflettendo se fare qualche tappa EPT (2-3), più i vari circuiti italiani Poi si vedrà, magari arriva qualche chiamata…